Vendola: “Mia sorella a pranzo col giudice? Si cerca un processo mediatico”

Pubblicato il 27 Febbraio 2013 - 21:21| Aggiornato il 12 Agosto 2022 OLTRE 6 MESI FA

BARI – “Mia sorella a pranzo con il giudice De Felice? Chi lo dice cerca di ottenere la mia condanna con un processo mediatico”: Nichi Vendola risponde così al Giornale e al pm Francesco Bretone.

Secondo il quotidiano diretto da Alessandro Sallusti il pm Bretone avrebbe riferito al Csm di aver visto la sorella di Vendola, Patrizia, a pranzo con il giudice Susanna De Felice pochi giorni prima che quello stesso giudice assolvesse il governatore pugliese a processo per abuso d’ufficio.

”Ciò che è certo è che chi non è riuscito ad ottenere la mia condanna in un processo regolare sta cercando di costruire un processo mediatico. E questa non è giustizia”, ha detto Vendola.

”Apprendo con sconcerto di quanto uno dei pm, pur con formula dubitativa, avrebbe riferito alla Prima Commissione del Csm. Penso che in un paese normale gli uomini delle istituzioni debbano essere i primi a garantire il funzionamento ineccepibile della giustizia. Mi sono sottoposto al processo che mi ha riguardato, rifuggendo da qualsiasi polemica anche quando questa sarebbe stata giustificata. Rispettare il proprio pubblico ministero significa rispettare la funzione della giustizia”.

Secondo Vendola, ”se il pubblico accusatore riteneva che il giudice dovesse astenersi, avrebbe dovuto parlare al momento opportuno e non lo ha fatto. Oggi c’è una sentenza. Il pubblico ministero ha tutti i titoli per contestarla ma io ho il diritto come tutti i cittadini nelle mie medesime condizioni, di pretendere che questo avvenga nel processo e non in una singolare trama tutta mediatica che comprende gossip giornalistico e informazioni di terza mano”.