YOUTUBE Banca Etruria, Boschi difende padre: No favoritismi

di redazione Blitz
Pubblicato il 10 Dicembre 2015 - 22:16 OLTRE 6 MESI FA
YOUTUBE Salvabanche, Boschi difende il padre: "Perbene"

Il ministro Maria Elena Boschi alla presentazione del libro di Bruno Vespa

ROMA – “Mio padre è una persona perbene, provo disagio perché è finito sulle cronache non per quello che fa ma perché è mio padre”. A difenderlo è il ministro delle Riforme, Maria Elena Boschi, interpellata a margine della presentazione del libro di Bruno Vespa, nel giorno in cui la Procura di Civitavecchia ha aperto un fascicolo d’indagine sul suicidio di Luigino D’Angelo, il pensionato di 68 anni che si è tolto la vita dopo aver perso i suoi risparmi nel fallimento della Banca dell’Etruria.

Proprio di quella banca è stato vicepresidente il papà della Boschi, Pier Luigi, “per 8 mesi – specifica lei – fino a quando il governo non ha commissariato la banca. Segno che il governo non fa favoritismi o leggi personali”. “La mia famiglia – ha aggiunto fiduciosa il ministro – è molto solida e affronteremo questo momento rimanendo uniti”.

Il governo Renzi, ha ribadito la Boschi, ha fatto quel che riteneva giusto fare: salvare le banche. “Sul piano politico – ha detto – non c’è nessun disagio perché il nostro governo è intervenuto per evitare che quattro banche chiudessero. Queste quattro banche avranno un futuro ridimensionato, ma avranno un futuro. Abbiamo fatto quello che ritenevamo giusto e potevamo fare”.

“Noi abbiamo fatto quello che nel quadro presente era possibile fare. Anche Bankitalia ha detto che ci sono responsabilità proprio dell’Europa e la commissione europea ha replicato agli interventi di ieri”, ha spiegato Boschi.

“Stiamo approfondendo un intervento ulteriore nella legge di stabilità per andare incontro” agli obbligazionisti straordinari, ha precisato. “Ci sono varie ipotesi di interventi di carattere di solidarietà: dobbiamo capire quanto intervenire a livello pubblico e quanto trovare soluzioni alternative”.

Maria Elena Boschi non manca di rispedire al mittente le accuse del leader della Lega, Matteo Salvini: “Ci vuole la capacità di chi ci rappresenta a livello europeo e nel Parlamento europeo di starci davvero. Sento tante polemiche di esponenti dell’opposizione ma quando si trattava di fare queste scelte in Europa loro non erano in Parlamento ma in qualche trasmissione televisiva”.

Piuttosto il ministro guarda alle colpe del passato: “I governi precedenti non hanno ritenuto di intervenire in passato sulle banche anche se c’erano elementi di sistema di fragilità. E’ una situazione che ha radici negli anni. C’era anche un quadro comunitario differente ma oggi non sono più possibili interventi. E’ giusta ogni proposta in Parlamento anche per una commissione di inchiesta vera, approfondita, per accertare le responsabilità a vari livelli”.