11 settembre, Frattini: “Ci siamo sentiti tutti americani”

Pubblicato il 9 Settembre 2011 - 08:27 OLTRE 6 MESI FA

ROMA, 9 SET – L’11 settembre del 2001 ”ci siamo sentiti tutti americani”: lo ha detto il ministro degli Esteri, Franco Frattini, intervistato dal Tg1 in vista del decennale degli attacchi a New York e Washington.

Frattini ha detto che si è trattato di un ”attacco alla democrazia”. ”L’attacco era a tutti noi, alla democrazia, ai valori in cui avevamo sempre creduto, ai valori di liberta”’, ha detto Frattini, ricordando anche che, come italiani, ”siamo stati colpiti perché c’erano centinaia di cittadini di origine italiana tra i morti. C’erano alcuni italiani di prima e seconda generazione, che avevano legami forti con l’Italia” e poi perché ”abbiamo pensato che evidentemente il terrorismo era dentro le nostre case”.

Frattini ha quindi ricordato che quando si è saputo degli attentati ”ero nel mio ufficio” e che allora si occupava anche di coordinamento dei servizi di intelligence. Frattini ha ricordato di essere stato colto da ”incredulità”’ e ”sconcerto”. Poi, quando le notizie hanno iniziato a precisarsi, ”decidemmo con il presidente Berlusconi di tenere una riunione di emergenza, che poi si tenne a Palazzo Chigi”.