Gerusalemme est, 1.500 nuovi alloggi per ebrei. Anp: “Ci accerchiano”

Pubblicato il 17 Dicembre 2012 - 17:15 OLTRE 6 MESI FA
Il premier palestinese Benjamin Netanyahu (Foto Lapresse)

GERUSALEMME –  Israele l’aveva annunciato e lo sta facendo: a Gerusalemme est verranno costruiti 1.500 nuovi alloggi per i coloni israeliani. Il via libera definitivo è arrivato il 17 dicembre dalla Commissione per la progettazione e l’edilizia. Le nuove case verranno erette nel rione ebraico di Ramat Shlomo, chiamato anche Reches Shuafat.

Attualmente a Ramat Shlomo ci sono duemila alloggi per ebrei. La maggiore opposizione è arrivata dagli abitanti del vicino rione palestinese di Shuafat, secondo i quali Ramat Shlomo viene esteso, almeno in parte, su terre confiscate a palestinesi negli anni Settanta.

Il progetto era stato annunciato tre anni fa, in coincidenza con la visita del vice presidente Usa Joe Biden. All’inizio di dicembre Israele aveva avvertito il presidente dell’Autorità Nazionale Palestinese, Mahmoud Abbas (Abu Mazen) che in caso di riconoscimento dello status di Stato osservatore delle Nazioni Unite sarebbero stati costruiti nuovi alloggi per i coloni israeliani.

Dopo il riconoscimento, il governo di Benjamin Netanyahu aveva rilanciato il progetto ‘E-1’ che prevede la costruzione di 3.000 alloggi per ebrei nella zona compresa fra Gerusalemme est e la città-colonia di Maaleh Adumim che domina la arteria strategica Gerusalemme-Gerico.

Per i palestinesi il progetto rappresenta un cuneo che rischia potenzialmente di separare la Cisgiordania settentrionale da quella meridionale e che comporta ”l’accerchiamento” dei rioni palestinesi di Gerusalemme est con una catena di quartieri ebraici.