Israele, nuovi insediamenti. Abu Mazen: “Riprendiamo i negoziati di pace”

Il presidente dell’Autorità Nazionale Palestinese, Abu Mazen (Foto Lapresse)

NEW YORK – Dopo il voto all’Onu che ha visto il sì alla Palestina come Stato osservatore, il presidente dell’Autorità nazionale palestinese, Abu Mazen, lancia un appello perché i negoziati di pace con Israele riprendano. Ad un patto, però: che Tel Aviv fermi la propria “politica di colonizzazione”.

”Vogliamo una ripresa dei negoziati e siamo pronti a farlo”, ha detto Abu Mazen parlando a New York prima di ripartire per la Cisgiordania. ”Ma esistono almeno quindici risoluzioni dell’Onu che considerano la colonizzazione illegale e un ostacolo alla pace. Dunque perché Israele non ferma la colonizzazione?”.

La Casa Bianca ha subito dato manforte ad Abu Mazen. Per gli Stati Uniti il nuovo piano che prevede un’espansione degli insediamenti israeliani, con la costruzione di 3mila nuovi alloggi in Cisgiordania e a Gerusalemme est, ”è controproducente e rende più difficile rianimare i negoziati di pace”.

Sul timore di Israele che l’Anp ricorra alla Corte penale internazionale (diritto degli Stati osservatori), Abu Mazen ha spiegato che lo farà “solo in caso di aggressione d’Israele”, facendo riferimento esclusivamente allo scenario estremo di una azione militare. “Oramai abbiamo il diritto di ricorrere alla Corte penale internazionale, ma non lo faremo ora né abbiamo intenzione di farlo, salvo che in caso di aggressione”.

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