Israele decide di espellere tutti gli attivisti della flottiglia arrestati

Pubblicato il 1 Giugno 2010 - 22:20| Aggiornato il 2 Giugno 2010 OLTRE 6 MESI FA

Il governo israeliano ha deciso di espellere tutti gli attivisti arrestati dopo il blitz di ieri contro la flottiglia filo-palestinese che stava tentando di forzare il blocco contro Gaza per portare aiuti umanitari nella Striscia.

La decisione, secondo quanto detto stasera da un portavoce del premier israeliano Benyamin Netanyah, sarà a partire da questa sera. “E’ stato concordato di espellere i detenuti immediatamente”, ha affermato il portavoce del premier Nir Hefez in una dichiarazione scritta distribuita alla stampa.

Il provvedimento interessa anche gli attivisti che rischiavano di essere processati per gli atti di violenza che, secondo la versione israeliana, avrebbero commesso ai danni dei militari che hanno abbordato il convoglio navale. La decisione fa seguito all’ondata di proteste internazionali seguite al blitz attuato all’alba di ieri da una unità speciale della marina militare dello stato ebraico. Nell’attacco contro la flottiglia sono morte almeno nove persone. Gli arrestati sono circa 650, in massima parte di nazionalità turca. Tra loro vi sono anche sei italiani.

Ecco di seguito la lista degli attivisti stranieri compilata dalle autorità israeliane e pubblicata da Haaretz, di cui è stata annunciata oggi in serata l’espulsione. L’elenco non comprende i feriti gravi: Australia 3; Azerbaijan 2; Italia 6; Indonesia 12; Irlanda 9; Algeria 28; Stati Uniti 11; Bulgaria 2; Bosnia 1; Bahrein 4; Belgio 5; Germania 11; Sudafrica 1; Olanda 2; Gran Bretagna 31; Grecia 38; Giordania 30; Kuwait 15; Libano 3; Mauritania 3; Malaysia 11; Egitto 3; Macedonia 3; Marocco 7; Norvegia 3; Nuova Zelanda 1; Siria 3; Serbia 1; Oman 1; Pakistan 3; Repubblica Ceca 4; Francia 9; Kosovo 1; Canada 1; Svezia 11; Turchia 380; Yemen 4.

“Il Governo è in attività per seguire la sorte dei nostri connazionali, per i quali abbiamo già chiesto un immediato ritorno a casa. Auspichiamo che venga evitata ogni azione suscettibile di innalzare ulteriormente la tensione e compromettere il dialogo ed invitiamo Israele a dare un deciso segnale per la soluzione della situazione umanitaria a Gaza”. Lo afferma il premier Silvio Berlusconi nel commentare il blitz israeliano.

Il ‘gabinetto di sicurezza’ israeliano, intanto, ha espresso “rammarico” per le nove vittime dell’incursione ma ha ribadito che il blocco della Striscia di Gaza continuerà. In un comunicato emesso al termine della riunione, si torna a ripetere che quanto è accaduto ieri al largo di Gaza è stato il frutto di una “provocazione” e che se ci sono state delle vittime la responsabilità deve ricadere “sugli attivisti che hanno messo in atto azioni violente che hanno messo in pericolo la vita dei militari israeliani”.

“Il gabinetto ritiene che l’imposizione di limiti sul traffico marittimo verso Gaza, dove è al potere il gruppo terroristico di Hamas, sia un chiaro atto di legittima difesa, e come tale va considerata l’operazione delle forze armate israeliane”, si legge nel testo.