Iran-Turchia, stop da Ankara ai legami con la banca Mellat

Pubblicato il 18 Maggio 2011 - 17:07 OLTRE 6 MESI FA

Teheran

ANKARA  – Tra Ankara e Teheran si sta spezzando il legame economico. Il capo della filiale turca della banca iraniana Mellat, Younes Hormozi, ha affermato che tutte le banche turche hanno rescisso i legami con il suo istituto e che quindi è ormai impossibilitato dall’operare in Turchia.

L’annuncio, dato al telefono alla Reuters, viene mentre la Turchia è sotto una forte pressione da parte americana dato che banche turche finora continuavano a condurre transazioni finanziarie con la Mellat.

Nell’ambito delle sazioni americane contro il nucleare di Teheran, il Tesoro Usa aveva minacciato di mettere in una lista nera gli istituti turchi che non avessero rescisso i legami con la banca iraniana.

La diffida americana a fare affari con la banca iraniana deriva dal ”Comprehensive Iran Sanctions, Accountability and Disinvestment Act” (Cisada), una legge che punta a ostacolare il programma nucleare iraniano sospettato di avere finalità militari.

La norma in pratica impone di scegliere tra il sistema finanziario Usa e quello iraniano. La Turchia, unico membro musulmano della Nato, mantiene ottimi rapporti con l’Iran dall’avvento al potere del premier islamico moderato Recep Tayyip Erdogan nel 2002 (secondo Teheran le relazioni sono un livello senza precedenti negli ultimi cento anni).

Lo scorso anno Ankara, insieme con il Brasile, aveva cercato di fare da mediatore nel braccio di ferro tra l’Iran e la comunità internazionale, opponendosi tra l’altro all’adozione di nuove sanzioni dell’Onu contro Teheran. A gennaio aveva poi ospitato ad Istanbul colloqui tra l’Iran e il gruppo dei 5+1 (Usa, Russia, Cina, Francia, Gran Bretagna e Germania), che pero’ non avevano portato risultati.