Terzo polo, Rutelli rilancia proposta a Udc: “Grande disegno davanti a noi”

Pubblicato il 11 Settembre 2010 - 18:47 OLTRE 6 MESI FA

Francesco Rutelli

Francesco Rutelli interviene alla festa dell’ Udc e alla platea centrista afferma di credere in ”un polo che unisca le forze democratiche e di libertà”. ”Un grande disegno è davanti a noi – dice il leader dell’Api – un disegno che puo’ accomunarci”, ”il terzo polo sarà il polo in grado di costruire il futuro”.

”Il terzo polo sarà  il terzo a partire ma il primo ad arrivare”.  Rutelli afferma di condividere al 90 per cento la posizione assunta da Gianfranco Fini. E al partito di Casini propone di presentare in Parlamento nel giorno in cui Berlusconi presenterà al voto i 5 punti programmatici ”un documento politico che indichi la nostra strada per la crescita economica, per lo sviluppo del lavoro, la famiglia e le imprese” per preparare ”il governo di oggi e di domani”.

”Mettiamo in campo le nostre proposte e lanciamo una sfida che indichi le convergenze di oggi e prefiguri il cammino di domani”. ”Non ho costituito Api – sottolinea – per avere un partitino in più, ma per unirci portando un contributo reale, vero, concreto. Dobbiamo unire volontariamente, consapevolmente”.

Bisogna, ha aggiunto, ”limitare ai minimi termini la nostra concorrenza sul territorio, raccogliere le tante forze che sono in movimento per arrivare più forti agli appuntamenti che ci attendono, noi faremo la nostra parte”. Rutelli afferma quindi che ”è importante la leadership” cosi’ come ”il gioco di squadra”, tributando un riconoscimento a Pier Ferdinando Casini che ”ci ha messo la faccia, rischiando e ha costruito un patrimonio di credibilita’ prezioso per noi tutti”.

”Sono d’accordo con Fini al 90% in merito alle cose dette nel suo discorso di Mirabello”. La sua è ”una piattaforma di larghissima condivisione e se ancora e’ lontana da diventare la condizione di una convergenza ne costituisce il requisito fondamentale”. ”Non sarà un’alchimia politica a metterci insieme e li’ vedo una convergenza potenziale di grande valore e significato”. Con Fini, aggiunge rivolto a Casini, ex presidente della Camera, condividiamo anche la ”difesa del Parlamento e della democrazia rappresentativa”.

”Abbiamo dialoghi importanti, siamo andati molto avanti ed ora c’è la consapevolezza che sta per nascere qualcosa di importante e di nuovo che ci può unire e che può contribuire a cambiare la politica nel nostro paese”. ”Dall’altra parte abbiamo dilettanti allo sbaraglio”.

Il leader dell’Api non risparmia stoccate a Bossi ”che immagina un’Italia paralizzata e che vuole prosperare sulla frattura del paese”. ”Con la Lega – assicura – non andremo né oggi né domani”. Ma critica anche il Pd ”incalzato dai Grillini e da Di Pietro” alle prese con le primarie che piuttosto somigliano alle ”selezioni del grande Fratello”. ”Di Pietro dice che per il Pd sarebbe umiliante un’alleanza con Casini. Per me sarebbe umiliante una maggioranza in cui i giustizialisti di Di Pietro sono determinanti”.