Ucraina, l’ex consigliere di Putin Karaganov: “Gli obiettivi sono in Europa. Illegittimo l’ordine post Guerra Fredda”

Il politologo russo parla in un'intervista al Corriere della Sera e attacca la Nato per aver armato l'Ucraina: "E' usata come punta di diamante contro la Russia"

di Redazione Blitz
Pubblicato il 8 Aprile 2022 - 09:52 OLTRE 6 MESI FA
Ucraina, l'ex consigliere di Putin Karaganov: "Gli obiettivi sono in Europa. Illegittimo l'ordine post Guerra Fredda"

Ucraina, l’ex consigliere di Putin Karaganov: “Gli obiettivi sono in Europa. Illegittimo l’ordine post Guerra Fredda” (Nella foto Ansa, il presidente Putin)

La guerra della Russia contro l’Ucraina è una guerra contro l’espansionismo occidentale e obiettivi in Europa potrebbero essere colpiti: “Vediamo l’espansione occidentale in atto e la russofobia raggiungere livelli come l’antisemitismo tra le due guerre. Quindi il conflitto stava già diventando probabile. Così il Cremlino ha deciso di colpire per primo. Noi non dobbiamo riconoscere un ordine costruito contro la Russia. Abbiamo cercato di integrarci, ma era una Versailles 2.0. Dovevamo distruggere quest’ordine. Non con la forza, ma attraverso una distruzione costruttiva rifiutando di parteciparvi. Ma quando la nostra ultima richiesta di fermare la Nato è stata respinta, si è deciso di usare la forza”: a dirlo, intervistato da a Federico Fubini per il Corriere della Sera, è Sergey Karaganov, già consigliere presidenziale per la politica estera di Boris Yeltsin e di Vladimir Putin, tutt’ora molto vicino al presidente russo e al ministro degli Esteri, Sergei Lavrov. Nel 2019, Karaganov è stato il primo a teorizzare l’invasione totale dell’Ucraina. 

Karaganov: “La Nato ha riempito di armi l’Ucraina. La guerra era inevitabile”

Putin ha detto che se l’Ucraina fosse entrata nella Nato, non ci sarebbe più stata l’Ucraina – ha aggiunto Karaganov -. Nel 2008 c’era un piano di rapida adesione. Fu bloccato dai nostri sforzi e da quelli di Germania e Francia, ma da allora l’Ucraina è stata integrata nella Nato. È stata riempita di armi e le sue truppe sono state addestrate dalla Nato, il loro esercito è diventato sempre più forte. Abbiamo assistito a un rapido aumento del sentimento neonazista in quel Paese. L’Ucraina stava diventando come la Germania intorno al 1936-‘37. La guerra era inevitabile, erano una punta di diamante della Nato. Abbiamo preso una decisione molto difficile: colpire per primi, prima che la minaccia diventasse ancora più letale”. 

Karaganov: “Ucraina usata da Usa e Nato come punta di diamante contro la Russia”

“L’Ucraina è stata costruita dagli Stati Uniti e altri Paesi Nato come una punta di diamante, forse di aggressione o almeno di pressione, per avvicinare la macchina militare occidentale al cuore della Russia. Vediamo ora quanto si fossero preparati alla guerra”, ha detto ancora Karaganov. E all’obiezione su come possa un Paese guidato da un ebreo (come Volodymir Zelensky) essere definito nazista risponde: “Il nazismo non riguarda solo l’essere contro gli ebrei. Nazismo è supremazia di una nazione sull’altra. Nazismo è umiliazione delle altre nazioni”. 

Il Founding Treaty sulle relazioni Russia-Nato

Karaganov definisce poi “il più grande errore nella politica estera della Russia negli ultimi 30 anni” il Founding Treaty sulle relazioni Russia-Nato con cui Mosca, nel 1997, ha accettato l’allargamento ad est della Nato. “Firmammo perché eravamo disperatamente poveri, al collasso. Ma io sono rimasto scioccato quando ho visto lo stupro della Serbia ad opera della Nato nel 1999. Poi una guerra atroce in Iraq condotta dalla maggior parte dei Paesi della Nato e un’altra aggressione in Libia, sempre da parte della Nato. Quindi non ci fidiamo delle parole”, dice. 

Karaganov: “Putin resterà al potere”

Parlando di Putin e di un suo possibile addio al Cremlino, Karaganov risponde: “Non credo che avremo un cambiamento al potere in Russia, perché stiamo combattendo una guerra di sopravvivenza. È una guerra contro l’Occidente in cui la gente si raccoglie intorno al leader. E negli Stati Uniti nessuno ha pagato per la guerra in Iraq, quindi abbiamo i nostri dubbi sull’efficacia della democrazia”.

“Obiettivi in Europa potrebbero essere colpiti”

Karaganov non esclude che la Russia muova guerra anche ad altri Paesi: “Purtroppo diventa sempre più probabile. Gli americani e i loro partner della Nato continuano a inviare armi all’Ucraina. Se va avanti così, gli obiettivi in Europa potrebbero essere colpiti o lo saranno per interrompere le linee di comunicazione. Allora la guerra potrebbe vivere un’escalation. E’ sempre più plausibile. Penso i generali americani la vedano come me”.

Karaganov: “Verso la creazione di due Ucraine”

Riguardo all’Ucraina, Karaganov ipotizza “la creazione di un Paese nel sud e sud-est dell’Ucraina, amico della Russia. Forse ci saranno due Ucraine. Ma ora è impossibile da prevedere, siamo nella nebbia della guerra”. Bolla come “una messinscena” le uccisioni ed esecuzioni di civili a Bucha e parla di “civili usati come scudi umani dalle forze neonaziste, soprattutto a Mariupol”.

Infine, sulle sanzioni dice: “Saremo più integrati e più dipendenti dalla Cina. Ciò ha elementi positivi, ma nel complesso saremo molto più dipendenti. Non ho molta paura di diventare una pedina della Cina, perché la Russia ha uno spirito di sovranità e siamo culturalmente diversi dai cinesi. Non credo che la Cina possa o voglia superarci. Tuttavia non siamo contenti, perché in realtà avrei preferito avere migliori relazioni con l’Europa”.