Gaia Molinari strangolata e colpita con pietra. Mirian Franca non agì da sola?

di redazione Blitz
Pubblicato il 30 Dicembre 2014 - 11:25 OLTRE 6 MESI FA
Gaia Molinari strangolata e colpita con pietra. Mirian Franca non agì da sola?

Gaia Molinari, in alto a destra Mirian Franca de Mello

RIO DE JANEIRO – Gaia Molinari,  la piacentina trovata morta il giorno di Natale in Brasile, è stata strangolata dopo essere stata colpita al volto con una pietra. La polizia brasiliana ha arrestato ieri, 29 dicembre, Mirian França de Mello, l’amica di Rio de Janeiro, conosciuta da Gaia pochi giorni prima in un ostello di Fortaleza e con la quale aveva viaggiato fino a Jericoacoara. Secondo la polizia però è escluso che possa aver agito da sola, per la “forza sovrumana” con la quale il killer si è avventato sulla vittima.

Perché, è il quesito al quale cercano di trovare una risposta gli inquirenti, l’amica brasiliana arrestata ha accusato un innocente e poi ha mentito sull’ora della sua partenza? Rocco Cotroneo sul Corriere della Sera, prova a ricostruire gli ultimi giorni di vita di Gaia e a ricomporre le contraddizioni nel racconto di Mirian França de Mello:

Mirian è caduta in contraddizione su due punti. Aveva detto di aver salutato Gaia nel primo pomeriggio quando la piacentina si incamminava per l’ultima passeggiata in spiaggia, mentre le due sono state viste insieme la sera nel villaggio di Jericoacoara; inoltre ha fornito una ricostruzione incerta sui tre giorni passati insieme. Nel primo interrogatorio, poi, aveva fatto il nome di un’altra persona, forse un uomo, un turista non brasiliano. Il quale, fermato e interrogato dalla polizia nel fine settimana, ha dimostrato di essere completamente estraneo ai fatti. Anche un altro sospettato, fermato subito dopo il ritrovamento del corpo, era stato scagionato dopo un esame del Dna.

Secondo gli inquirenti qualcosa è successo prima delle 22, quando Mirian ha preso un autobus per lasciare Jericoacoara sostenendo poi che la compagna di viaggio aveva deciso di fermarsi all’ultimo momento. Alla pousada dove erano ospitate, Gaia e Mirian avevano già fatto il checkout in mattinata e lasciato i bagagli alla reception.

Lì sapevano che le due avrebbero preso lo stesso autobus per lasciare Jericoacoara, così come il fatto che la loro era stata una conoscenza casuale, in un ostello di Fortaleza, pochi giorni prima. «In realtà Gaia sarebbe dovuta tornare a Fortaleza un giorno prima, il 23 — racconta Paola Bonelli, l’italiana proprietaria della pensione —. Ma quel giorno non si sentiva bene e ha preferito rimandare».