Gaia Molinari uccisa in Brasile arrestata Miriam amica di Rio: torbidi risvolti?

di redazione Blitz
Pubblicato il 29 Dicembre 2014 - 17:19| Aggiornato il 30 Dicembre 2014 OLTRE 6 MESI FA
Gaia Molinari uccisa in Brasile: arrestata l'amica Miriam, troppe contraddizioni

Gaia Molinari (Foto Facebook)

RIO DE JANEIRO – Svolta nel delitto di Gaia Molinari, la piacentina trovata morta il giorno di Natale in Brasile. La polizia ha arrestato Miriam Franca, l’”amica” di Rio de Janeiro, conosciuta da Gaia in un ostello di Fortaleza e con la quale aveva viaggiato fino a Jericoacoara il 21 dicembre. Con lei si era fermata fino al 24 all’hotel “Espaço Nova Era”. Per poi proseguire da sola, secondo le prime indicazioni della ragazza arrestata.

Troppe però sarebbero le “contraddizioni” in quel racconto. Miriam Franca si allontanò in fretta prima che il corpo venisse trovato e indicò come sospetto un romano di 35 anni, in vacanza con amici, su cui la polizia aveva raccolto informazioni negli scorsi giorni. L’uomo avrebbe semplicemente bevuto un caffè con Gaia la mattina del giorno dell’omicidio. “La brasiliana, in malafede, avrebbe avanzato sospetti su di lui — riferisce Cesare Villone, vice console italiano a Recife — ma non si esclude nulla”. L’uomo risulta al momento scagionato da ogni accusa.

Pressata dagli investigatori, Miriam Franca si sarebbe però contraddetta.

A destare sospetti sarebbe stata proprio quella partenza, apparentemente affrettata. Il 24 dicembre, dopo aver trascorso gli ultimi 3 giorni con Gaia, Miriam prese un autobus diretto ad una località distante ben cinque ore di viaggio dal luogo del delitto. Le due avevano fatto il check out dall’albergo per partire la stessa notte del 24.

Sembrerebbe dunque delinearsi un fatto di soldi e passione e non una rapina finita male, come si era inizialmente ipotizzato. Così come viene meno l’ipotesi avanzata dal Diario del Nordeste secondo il quale ad uccidere Gaia potesse essere stato un italiano o uno straniero.

La França è ritenuta dagli inquirenti o direttamente responsabile dell’omicidio oppure coinvolta in modo sostanziale. In attesa di ulteriori riscontri, comprese le analisi del Dna, l’arresto potrà essere prorogato sino ad un massimo di un mese.

Secondo Repubblica,

“gli investigatori ritengono probabile che Miriam non abbia agito da sola e sono alla ricerca di «almeno un complice». A fare pensare all’omicidio in concorso sono i segni di violenza sul corpo «inferti con forza sovrumana», come riferiscono con enfasi fonti mediche di San Paolo, dove sono in corso accertamenti scientifici per stabilire se Gaia abbia subito violenza sessuale.  Ancora vaghe le indicazioni sul movente dell’omicidio. «Escludiamo la rapina — riferisce la polizia — potrebbe trattarsi di un tentativo di violenza sessuale finito tragicamente o un delitto a sfondo passionale». Il corpo di Gaia sarà cremato a Fortaleza.