Governo Letta in convento. Il Fatto Quotidiano: “Iella assicurata”

Pubblicato il 8 Maggio 2013 - 09:57| Aggiornato il 20 Marzo 2023 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – “Governo Letta va in convento? Iella assicurata”. Fabrizio D’Esposito lo scrive su Il Fatto Quotidiano ricordando come i governi di centrosinistra siano legati alla tradizione di incontri in luoghi esterni al Parlamento. Incontri in cui i ministri andavano e tornavano pieni di regali, ma portavano con se anche la “sfiga”. Una “iella assicurata”, con il governo di Romano Prodi che cadde pochi mesi dopo il ritiro.

Il Fatto Quotidiano scrive:

“L’unico problema sarà la sfiga. Ai governi di centrosinistra i ritiri non hanno mai portato bene. Chiedere a Romano Prodi. Nel gennaio del 2007, l’allora premier portò il suo esecutivo a Caserta con l’obiettivo di ripartire con forza dopo appena un anno a Palazzo Chigi. Cadde nell’inverno successivo. In compenso, ricorda ancora Gentiloni, “tornammo a casa con un sacco di regali, opera di Pecoraro Scanio”.

Un altro celebre ritiro prodiano fu nel 2006, a Villa San Martino, vicino a Perugia. Per le convulsioni interne della variopinta maggioranza dell’Unione, fu definito il “seminario della rieducazione”. A organizzarlo proprio Enrico Letta, supportato dal professore ulivista per antonomasia, ossia Arturo Parisi. D’Alema, come al solito, si oppose: avrebbe preferito Gargonza, laddove nel 1997 il centrosinistra iniziò a riflettere sui propri destini e sui programmi da spiegare in non meno di trecento pagine. Gargonza è la pietra miliare della gauche della Seconda Repubblica che si rinchiude in ritiro, al riparo da fotografi e giornalisti e senza il conforto di portavoce e portaborse. L’aneddotica del Pd racconta pure che a Spineto si ebbe nel 2010 il gran ritorno di Prodi sulla scena italiana, in un convegno voluto da Pier Luigi Bersani e, ovviamente, da Letta”.