Marco Travaglio: direttore perfetto del Tg della Nazione…

Pubblicato il 3 Ottobre 2015 - 08:32 OLTRE 6 MESI FA
Marco Travaglio: direttore perfetto del Tg della Nazione...

Mauriio Mannoni. Contro di lui invettiva di Marco Travaglio

ROMA – Marco Mannoni, conduttore di Linea Notte su Rai3, è il bersaglio principale dell’articolo di Marco Travaglio per il Fatto di sabato 3 ottobre 2015, intitolato Maurizio M’annoi, con un gioco di parole con il cognome del giornalista.

Maurizio Mannoni, ricorda Marco Travaglio,

“è in tv dalla notte dei tempi. Videouno (la tv del Pci), poi naturalmente Rai3: Samarcanda, Ultimo minuto, Primo piano, Un giorno per sempre, Tg3, Gt Ragazzi, Linea Notte 24. Qui, ogni sera sul far dellamezzanotte, il tenutario del talk più soporifero ed emolliente della tv mondiale, s’affaccia con le mani in tasca, l’occhio da triglia morente, lo sbadiglio incombente, il ruttino incipiente di chi s’è appena ingoiato una tripla porzione di supplì e coda alla vaccinara, l’aria annoiata di chi vorrebbe già essere a letto da un pezzo. […] Tipico caso di anestesista che si ipnotizza da solo. [….]
Negli ultimi giorni, mentre Governo e Pd bombardavano Rai3, lui stava digerendo nel dormiveglia e non s’è accorto di nulla.
Quando il Corriere della Sera l’ha buttato giù dal letto per un parere, è caduto dal pero. Nuovo editto? Ma quando mai: “Io l’editto bulgaro di Berlusconi l’ho vissuto sulla pelle ed era un’altra cosa ”. Infatti lo fece Berlusconi.
Ora che lo fa Renzi, è diverso: “Ma in fondo che sarà successo mai? Un componente della Vigilanza che la fa un po’ fuori dal vaso, poi nemmeno tanto”. Anzaldi poi è un amico, “ci conosciamo da una vita, da quando era il portavoce di Rutelli, ci incontriamo spesso sotto casa con i cani”.
Anziché “fare le vittime”, Berlinguer e Vianello dovrebbero ringraziarlo l’amico Anzaldi, e pure i cani: con i suoi attacchi li ha “rafforzati” (lo dicevano già dell’editto di Berlusconi, nel 2002: “Biagi, Luttazzi e Santoro dovrebbero ringraziarlo: ora chi li caccia?”. Infatti).

Era moltopeggio Prodi: “Se la prendeva con noi, ho rischiato il posto, volevano cacciarmi”. Il famoso editto Prodi versus Man no ni ,scontro titanico, chi non lo ri-corda. Ora invece “credo davvero che Renzi voglia riformare la Rai togliendo il potere alla politica”: infatti […] la sua riforma dà tutto il potere al governo, ma M’annoi non l’ha saputo. Il vero problema è il Tg3 che, oltre a stipendiarlo dal Mesozoico, fa “ipanini al contrario: governo – opposizione – opposizione nel governo”: dà addirittura voce alla minoranza Pd, roba da matti.
E poi tutti quei “talk noiosi”! Non il suo, sempre frizzante: quelli degli altri, pieni di “scontri a ogni costo” che rischiano di svegliare il conduttore.
Di qui l’ideona: “Il tg unico potrebbe essere un’opzione”. Ma certo, come non averci pensato prima? Il Tg della Nazione.
Potrebbe dirigerlo lui, se aboliscono l’edizione della notte e ci rimettono al posto il monoscopio. Del resto, in Rai siamo tutti lottizzati, mai visto intorno a me tutta questa voglia di ribellarsi alla politica”. Voleva ribellarsi lui, ma aveva mangiato pesante.

Ha dato spunto a Marco Travaglio la polemica sulla normalizzazione della Rai e in particolare di Rai3 che sembra nei piani di Matteo Renzi. Come ricorda Marco Travaglio,

“è successo questo: il Pd trascina in Commissione parlamentare di Vigilanza il direttore di Rai3 Andrea Vianello perché in due puntate di Ballarò erano stati invitati due esponenti del M5S; il presidente del Consiglio e segretario Pd Matteo Renzi, alla direzione del partito, trova il tempo per prendersela con Ballarò e DiMartedì, rei di pessimismo disfattista perché non celebrano a sufficienza i trionfi del Governo e per raccomandare la visione di Rambo su Rete4; il governatore abusivo della Campania, Vincenzo De Luca, definisce “camorrismo giornalistico ”Report di Milena Gabanelli e Presa diretta di Riccardo Iacona; un senatore Pd che non vuole declinare le proprie generalità fa sapere tramite il Corriere che “a Rai3 tra un po’ entreremo col lanciafiamme”; un deputato Pd inspiegabilmente fiero delle pro-prie generalità, Michele Anzaldi, ripete che i direttori di Rai3 Vianello e del Tg3 Bianca Berlinguer vanno cacciati, e non per scarso rendimento (giudizio che non spetta comunque alla Vigilanza), ma perché “non si sono accorti che c’è un nuovo segretario e premier, Renzi” e si permettono financo di“criti-carlo”. Le reazioni sono le più diverse. Il Cdr del Tg3 parla di “nuovo editto bulgaro”. La Berlinguer porge il gelato della pace a Renzi, il quale assicura che non è successo niente. Grillo evoca Goebbels. Giannini dice che “Renzi ha sciolto i cani”. Floris si fa una risata”…