Vittorio Feltri sul Giornale: “Meglio tornare allo statuto Albertino”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 15 Novembre 2013 - 11:58 OLTRE 6 MESI FA
Vittorio Feltri sul Giornale: "Meglio tornare allo statuto albertino"

Vittorio Feltri sul Giornale: “Meglio tornare allo statuto albertino”

ROMA – In futuro saranno i giudici a selezionare la nuova classe dirigente scrive Vittorio Feltri dalle pagine del Giornale, “la stessa legge Severino, approvata di fretta, to­glie agli elettori la facoltà di scegliere chi è degno del voto e chi no, a prescin­dere dalla fedina penale”. Allora, allora è meglio tornare allo statuto Albertino continua Feltri che cita un articolo della fu costituzione di casa Savoia: “Fuori del caso di flagrante delit­to, niun Senatore può essere arrestato se non in forza di un ordine del Senato. Esso è solo competente per giudicare dei reati imputati ai suoi membri”.

Ecco uno stralcio del commento di Feltri:

 Non bastasse,ecco l’articolo 63:«Le votazio­ni si fanno per alzata e seduta, per divi­sione; e per isquittinio segreto. Que­st’ultimo mezzo sarà sempre impiega­to per la votazione del complesso di una legge, e per ciò che concerne al per­sonale ». A parte il lessico arcaico, i concetti so­no chiari, gli stessi applicati dalle demo­crazie occidentali più avanzate e ora banditi dall’Italia non perché desideri sostituirli con altri più adatti ai nostri giorni, ma soltanto per sbarazzarsi del demonio di Arcore. Una pratica disgu­stosa che provoca una regressione di due secoli del nostro Paese allo sbando, «buono a nulla ma capace di tutto», an­ch­e di fare strame non solo della versio­ne originale della Costituzione, ma per­sino dello Statuto albertino. Tutto può essere riparato, è vero, ma occorre un cucitore con ago e filo; qui in­vece vanno di moda i rottamatori. Della  logica.