Francia, bandita pillola anti-acne Diane 35. Morte 4 donne, rischio trombosi

Pubblicato il 30 Gennaio 2013 - 00:20| Aggiornato il 16 Maggio 2022 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – La Francia mette al bando la pillola antiacne “Diane 35” dopo la morte di quattro donne e la segnalazione di centinaia di casi di trombosi. L’Italia attende indicazioni dall’Ue: la questione sarà infatti trattata nella prossima riunione del Comitato Prac, l’organismo dell’Agenzia Europea che si occupa di valutare i rischi e di raccogliere dati sulla farmacovigilanza.

Il comitato si riunirà a Londra dal 4 al 7 febbraio e solo dopo eventualmente l’Agenzia Europea sui farmaci esprimerà una posizione attesa dalle varie Agenzie nazionali del farmaco, Aifa compresa.

In Italia il farmaco può essere dispensato con una ricetta medica non ripetibile per curare forme di acne, in particolare quelle accompagnate da stati infiammatori. Il rischio di trombosi venosa causata dal medicinale è descritto anche nel foglio illustrativo e nel riassunto delle caratteristiche del prodotto destinato al medico.

La Bayer, il colosso farmaceutico che produce la pillola messa all’indice, si difende sottolineando come il rischio ddi trombi sanguigni legati alla sua assunzione è “conosciuto e chiaramente indicato nel foglietto illustrativo” e che il trattamento non doveva essere prescritto in casi diversi dall’acne e sempre “nel rispetto di eventuali controindicazioni”. Nelle indicazioni sul foglietto è scritto a chiare lettere come la pillola non debba essere utilizzata a soli fini contraccettivi, come impropriamente avvenuto in alcuni paesi.