Omicron BA5: inappetenza, raffreddore, dolore nel deglutire. I principali sintomi e come riconoscerli

Omicron BA5, quali sono i principali sintomi e come riconoscerli. I tamponi sono ancora efficaci? Gli antibiotici si possono usare?

di redazione Blitz
Pubblicato il 22 Giugno 2022 - 10:34 OLTRE 6 MESI FA
omicron foto ansa

Omicron BA5: inappetenza, raffreddore, dolore nel deglutire. I principali sintomi e come riconoscerli (foto Ansa)

I sintomi di BA5, una delle nuove sottovarianti di Omicron che stanno facendo risalire i contagi in diverse parti del mondo. Chi viene colpito ha un forte raffreddore e un forte mal di gola. Sono questi i due principali sintomi che nelle precedenti sottovarianti erano meno presenti e che ora compaiono quasi sempre. 

Il virus sembra infatti colpire preferibilmente le alte vie respiratorie senza scendere nei polmoni come accaduto nelle prime ondate dell’infezione. C’è anche una minore incidenza di perdita di gusto e olfatto. La febbre può essere elevata come avviene già nell’influenza e se c’è può essere accompagnata da dolori muscolari e alle articolazioni. La temperatura però può anche non salire. 

Che tipo di mal di gola provoca BA5 

Le caratteristiche del mal di gola da BA5 le descrive  Domenico Scopelliti, direttore di chirurgia maxillo-facciale dell’ospedale San Filippo Neri di Roma: “Si tratta di una faringodinia (condizione dolorosa) diffusa tra faringe e tonsille. Il mal di gola è persistente, a volte accompagnato dalla sensazione di un corpo estraneo, questo perché le pareti della faringe si ispessiscono. Il fastidio si avverte durante la deglutizione. Questo sintomo dura da 3 giorni a due settimane e caratterizza anche il long Covid così come la spossatezza”. Il mal di gola deve essere trattato con  sciacqui a base di collutori anti infiammatori generici. Vanno bene quelli usati in odontoiatria e otorino laringoiatria che contengono un leggero anestetico. In questo caso è preferibile consumare cibi freddi e non irritanti, agrumi compresi. 

Gli antibiotici sono sconsigliati, ecco perché

In certi casi possono essere utili sedute di aerosol senza antibiotici. Il Sars-CoV-2 è infatti un virus e non un batterio. Cpme spiega Aifa (agenzia italiana del farmaco), recenti studi “hanno dimostrato che l’uso di un antibiotico, da solo o associato ad altri farmaci, in particolare l’idrossiclorochina, non modifica il decorso clinico della malattia”. Se usati posso determinare “l’insorgenza e il propagarsi di resistenze batteriche che potrebbero compromettere la risposta a terapie antibiotiche future”. 

Tra gli altri sintomi è presente debolezza e inappetenza. La febbre può arrivare oltre i 38 gradi e durare fino a 4-5 giorni. Intervistata dal Corriere della Sera, il medico di famiglia Marina Manffellotto di Roma spiega: “Noi prescriviamo ibuprofene e paracetamolo, a volte un’integrazione di potassio quando il paziente è debilitato”.

I farmaci antivirali continuano ad avere efficacia se somministrati entro pochi giorni dalla comparsa dei sintomi. Devono essere dati ai pazienti a rischio di sviluppare una malattia grave che richiede il ricovero in ospedale.

E’ Covid o raffreddore o influenza? Il tampone è efficace?

Come si distinguono i sintomi del Covid da quelli di una malattia respiratoria diversa, come raffreddore o influenza? Bisogna innanzitutto dire che l’influenza in questo mese è quasi scomparsa.

Bisogna poi consultare sempre il medico ed effettuare un tampone per escludere o confermare il Covid. I tamponi funzionano ma una bassa carica virale iniziale può non essere messa in evidenza. In caso di peggioramento o persistenza dei sintomi è bene effettuare un secondo test a distanza di 24-48 ore dal primo.