Sale killer: “uccide” ogni anno 2,3 milioni di persone

Pubblicato il 22 Marzo 2013 - 00:45 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Il sale uccide 2,3 milioni di persone ogni anno nel mondo. Le vittime di troppo sale muoiono per infarto, ictus e altri problemi cardiovascolari. E a consumare troppo sale è oltre la metà della popolazione mondiale, il 65% degli individui ne consuma quasi il doppio della dose giornaliera raccomandata (che è 1,5-2 grammi). Sono i dati presentati alle Scientific Sessions dell’American Heart Association’s Nutrition, Physical Activity and Metabolism and Cardiovascular Disease Epidemiology and Prevention 2013 in corso a New Orleans, da Dariush Mozaffarian, epidemiologo della Harvard School of Public Health di Boston.

Consumiamo sale anche senza accorgercene, infatti solo il 20% del sale assunto è di condimento, l’80% arriva sulle nostre tavole direttamente dal supermercato, ovvero è già contenuto negli alimenti acquistati e noi raramente ne siamo consapevoli. E gli italiani sono tra i consumatori più accaniti, infatti da un precedente studio è emerso che l’Italia è uno tra i paesi che consumano più sale al mondo, in Europa pochissimi paesi (l’Ungheria per esempio) si comportano peggio di noi. La media di consumo di un italiano è 10,8 grammi al dì, 12 per i maschi, 10 circa per le donne.

In realtà per vivere ci basterebbe un grammo al dì e l’OMS dice di mantenersi su un consumo giornaliero di meno di due grammi. Gli esperti di Boston hanno passato in rassegna numerosi studi e incrociato milioni di dati su consumo di sale e eventi cardiovascolari con esito fatale. Così hanno calcolato che il 15% di tutte le morti per cause cardiovascolari, ovvero qualcosa come 2,3 milioni di decessi l’anno (dati 2010), sono riconducibili al consumo eccessivo di sale.