Usa, emergenza demenza senile: costi raddoppieranno entro il 2040

Pubblicato il 4 Aprile 2013 - 17:29| Aggiornato il 12 Dicembre 2022 OLTRE 6 MESI FA

PHOENIX (USA) – La demenza senile, o morbo di Alzheimer, costa agli americani quanto il cancro e i disturbi cardiaci. E la cifra è destinata a raddoppiare entro il 2040, parallelamente all’aumento del numero di malati. L’allarme arriva da uno studio della Rand Corporation pubblicato sul New York Times. Che avverte: gli Stati Uniti non sono preparati ad affrontare una simile emergenza che colpirà molti dei baby boomers.

I risultati della ricerca Rand mostrano che circa il 15% delle persone di almeno 71 anni, circa 3 milioni e 800mila persone, soffrono di demenza senile. Entro il 2040, scrivono gli autori dello studio, il numero è destinato a salire a 9 milioni e 100mila persone.

“Non conosco altre malattie che avranno una simile impennata”, ha detto al New York Times il dottor Richard J. Hodes, direttore del National Institute on Aging, che ha finanziato lo studio. “E quando il gruppo dei baby boomers sarà diventato anziano ci saranno più adulti con pochi bambini, e quindi avranno anche bisogno di qualcuno che si occupi di loro. Così il problema sarà anche maggiore”.

Dallo studio è venuto fuori che i costi per curare la demenza senile, compresi quelli relativi alle badanti, sono stati di 109 miliardi di dollari nel 2010. Per i problemi legati alle patologie cardiache la cifra era di 102 miliardi, per il cancro di 77 miliardi.

Ogni malato di demenza costa al sistema sanitario americano tra 41.000 e 56.000 dollari all’anno, sottolinea lo studio. Entro il 2040, ribadiscono i ricercatori, il costo totale dell’Alzheimer oscillerà tra i 379 miliardi di dollari e i 511 miliardi, mentre nel 2010 la somma era tra 159 miliardi e 215 miliardi. Questo anche perché la popolazione aumenterà.