Vaccinarsi: incerti saliti al 30%. Vaccini tra un po’ abbondanti ma troppi under 40 diserteranno

di Alessandro Camilli
Pubblicato il 28 Aprile 2021 - 09:16 OLTRE 6 MESI FA
Vaccinarsi: incerti saliti al 30%. Vaccini tra un po' abbondanti ma troppi under 40 diserteranno

Vaccinarsi: incerti saliti al 30%. Vaccini tra un po’ abbondanti ma troppi under 40 diserteranno FOTO ANSA

Vaccinarsi, per gli italiani dai 60 anni in su un traguardo da raggiungere e toccare il più in fretta possibile, o almeno per la stragrande maggioranza di loro. Ciò significa in concreto che a fine 2021 la popolazione italiana dai 60 ai 90 anni di età è facile prevedere sarà vaccinata al 90 per cento circa. Quanto basta, quanto serve per queste fasce d’età e gruppo di popolazione.

Vaccini mancavano, tra un po’ più che abbondanti

Dal 27 dicembre, data simbolo dell’inizio della vaccinazione di massa in Italia, ad ancora oggi si parla, si teme, si fa fronte ad una incertezza o scarsità di vaccini disponibili. Situazione che va a finire se non a capovolgersi: milioni di vaccini in arrivo a scadenze ravvicinate. E’ presumibile che fino a giugno disponibilità dei vaccini e disponibilità a vaccinarsi vadano di pari passo.

A Luglio le disponibilità si disaccoppieranno.

A luglio-agosto invece la disponibilità dei vaccini e quella a vaccinarsi probabilmente si disaccoppieranno. Molti lo intravedono, nessuno lo dice. Già oggi la quota di incerti se vaccinarsi o no ai sondaggi registra un quasi raddoppio arrivando al 30 per cento (un riflesso lo si vede nei rifiuti dopo la prenotazione, crescenti). In estate poi arriveranno all’appuntamento col vaccino, anzi col vaccinarsi, le classi di età al di sotto dei 40 anni. E lì un mix tra senso di invulnerabilità, diffidenza e presunto calcolo (anche se mi prendo il Covid mi fa poco o nulla) contribuiranno a tener molti lontani dal vaccinarsi.

Tre Italia al vaccino

A fine anno quindi è molto probabile (se non già aritmetico) vi saranno tre Italia al vaccino. L’Italia di chi ha fino a 18 anni, ovviamente non vaccinata. L’Italia dai 60 ai 90 anni, vaccinata al 90 per cento. E l’Italia tra i 18 e i 60 anni, presumibilmente vaccinata in una percentuale che si può ipotizzare intorno al 50 per cento. Sommando le quote percentuali delle tre Italie al vaccino la risultante non sarà un’Italia tutta vaccinata all’80 per cento.

Immunità di gregge non ci sarà, immunità di massa sì

Quindi non ci sarà a fine anno nessuna immunità di gregge (almeno 80% popolazione vaccinata). Immunità di gregge, cioè talmente tanti vaccinati che virus on riesce a fare catena di trasmissione, al suo primo manifestarsi non riesce a circolare perché trova, ovunque vada, popolazione vaccinata che gli fa ostacolo. Ci sarà invece la cosiddetta immunità di massa: virus circola perché ci sono vari e vasti gruppi di popolazione non vaccinata ma lo fa con maggiore difficoltà e con relativa lentezza e, soprattutto, con massiccio abbattimento del danno in termini di ricoveri e morti.