Alberto Bonanni, ucciso per schiamazzi. Uno degli aggressori: “Du’ pugni, che sarà mai”

Pubblicato il 29 Giugno 2011 - 14:44 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – E’ stato ucciso perché con gli amici stava disturbando i residenti. L’episodio è avvenuto a Roma tra il 25 e il 26 giugno ma la vittima dell’aggressione, un ragazzo di 29 anni, è morto il 29 giugno. Per la sua morte sono stati arrestati due ventunenni. Stando a quanto riporta Il Messaggero, si tratterebbe di due baristi. La vittima è Alberto Bonanni, un musicista di 29 anni che si trovava in compagnia di altri sei amici con i quali si era esibito in un locale nel quartiere Monti (nel centro della città). Precedentemente il gruppo di ragazzi era stato minacciato da un residente della zona che era sceso in strada con una frusta lamentandosi di alcuni schiamazzi. L’inseguimento, cominciato in via Leonina, sarebbe finito in via dei Serpenti.

Poi, intorno alle 2, i quattro aggressori si sono avvicinati al gruppo di ragazzi pestando a morte il giovane ventinovenne deceduto dopo tre giorni di coma. La vittima era stata colpita con calci e pugni anche alla testa. Probabilmente gli aggressori volevano “punire” il giovane per gli schiamazzi. Oltre ai due arrestati, altri due aggressori sono ricercati.

Uno dei due aggressori, Cristian Perozzi, ha detto: “Stavo passando di lì, ho dato solo du’ pugni e me ne sono andato via. E che sarà mai…”. Gli arrestati hanno genitori e nonni che abitano ancora nel rione. Conoscono la zona perché ci sono cresciuti e ci giocavano da piccoli. E forse hanno tentato di “marcare” il territorio aggredendo un gruppo di giovani che di notte stava gridando, dando fastidio ai residenti. Potrebbe essere proprio la “difesa del territorio” uno dei motivi che ha spinto i due giovani romani ad aggredire in branco una decina di persone nella notte tra sabato e domenica scorsa a Roma.

L’altro arrestato si chiama Carmine D’Alise: entrambi sono stati riconosciuti da alcuni testimoni, frequentatori abituali della movida di Monti, grazie a delle foto postate sulle pagine dei loro profili Facebook. Solo uno dei due giovani aggressori ha precedenti per stupefacenti; tutti e due però, riferiscono gli agenti, sono ragazzi “difficili”, che vivono “al limite della legalità” e in quartieri di “borgata” come Tor Bella Monaca. Gli investigatori sono ora sulle tracce delle altre persone del “branco” che hanno partecipato all’aggressione.