Milano. Fratello accoltellato e sorella soffocata, è stato il fidanzato di lei. Gioco erotico o violenza sessuale?

Pubblicato il 24 Giugno 2011 - 11:20 OLTRE 6 MESI FA

MILANO – Lei è stata soffocata, lui accoltellato: fratello e sorella sono stati ammazzati così tra Milano e Rho. Un sacchetto in testa a lei e una decina di coltellate sul corpo di lui: così i due ragazzi, Ilaria e Gianluca Palummieri, sono stati trovati ormai senza vita  a diversi chilometri di distanza. Riccardo, il fidanzato di lei, ha confessato dopo qualche ora sotto torchio: “Sono stato io”.

E’ stato un gioco erotico tra fidanzati finito male e poi scoperto dal fratello di lei oppure di mezzo c’è una violenza sessuale? Quando è stato l’omicidio?

Ci sarebbe anche una seconda possibile versione: il delitto sarebbe avuto 24 ore, quindi la notte di mercoledì e non di giovedì. R”iccardo e Gianluca sarebbero usciti insieme per recarsi in locali nella zona delle Colonne di San Lorenzo. Al rientro verso l’abitazione di Baggio, Riccardo avrebbe colpito e massacrato a coltellate l’amico., poi avrebbe nascosto il cadavere nel bagagliaio. Quindi sarebbe salito nell’abitazione dove si trovava Ilaria, l’avrebbe legata, violentata e infine soffocata con un sacchetto di plastica. Dopodiché sarebbe rimasto tutta la notte a vegliare il cadavere”, scrive il Corriere della Sera.

Tutto è partito dalla segnalazione del fidanzato di Ilaria, Riccardo Bianchi: si è presentato al commissariato raccontando di essersi svegliato con la giovane già morta al suo fianco. Così è stata trovata la ragazza, cameriera di 21 anni in un pub, in via Gozzoli, periferia ovest della città.

Passata qualche ora i dipendenti della nettezza urbana di Rho, a nord ovest di Milano, hanno telefonato ai carabinieri: “Abbiamo trovato un cadavere vicino a un cassonetto in via Tommaso D’Aquino”.

Si trattava del fratello, un giovane ancora studente delle superiori, di 20 anni. Lei era nel letto di casa con le mani legate vicino alla testa e attaccate al letto. Lui invece era avvolto in un lenzuolo chiaro e buttato sul ciglio della strada. Il loro killer, reo confesso, è stato un coetaneo: R.B. che a raccontare tutto è andato accompagnato dai genitori.

Non è riuscito a contenersi e li avrebbe uccisi entrambi. Quello che ha insospettito gli investigatori e fatto crollare il giovane, Riccardo, è stata quella busta di plastica che avvolgeva il volto della ragazza: era leggermente alzata sul suo viso, mentre il corpo non presentava segni di violenza evidenti, tranne alcuni lividi.

Sul profilo della della ragazza ci sono alcune foto in cui lei bacia, in modo non particolarmente casto, diverse sue amiche e amici, e viene ripresa mentre beve a canna da bottiglie di vino o balla con gli amici. Tra i suoi amici particolari c’è una ragazza, Serena, e il fratello Gianluca, oltre al sospettato, Riccardo Bianchi, che frequenta lo stesso istituto tecnico frequentato da lei.

Bianchi, appassionato di kickboxing e di feste trash, incensurato, ha frequentato lo stesso istituto tecnico commerciale della vittima, di cui era l’ex fidanzato da circa un mese, con una relazione, pare, abitualmente a singhiozzo. Il giovane, nonostante i quasi 21 anni, risulterebbe ancora iscritto al quinto anno della scuola superiore.