Scuola. Per i prof precari supplenze off limits da una provincia all’altra

Pubblicato il 24 Febbraio 2011 - 18:40 OLTRE 6 MESI FA

ROMA –  I professori precari potranno scordarsi di fare supplenze anche in un’altra provincia diversa da quella loro. Il divieto è contenuto direttamente nel milleproroghe, come spiega il Fatto Quotidiano “varato per ovviare alla sentenza della consulta sulle disposizioni in materia di reclutamento dei supplenti volute dal ministro Mariastella Gelmini”.

C’è chi sospetta che dietro questa mossa ci sia lo zampino della Lega che vorrebbe controllare il mondo della scuola: proprio questo emendamento è stato proposto dal senatore in quota Carroccio Pittoni.

Ecco come funziona, secondo quanto spiega Pippo Frisone, di Cgil scuola: “Fino al biennio 2009/11 i docenti precari son stati liberi di spostarsi nelle graduatorie d’istituto di prima fascia di una sola provincia, diversa da quella provinciale ad esaurimento. Adesso il divieto di cambiare provincia sarà totale, in attesa che siano varate le norme correlate alla nuova disciplina sul reclutamento, pubblicata proprio in questi giorni sulla Gazzetta Ufficiale. E’ un duro colpo all’attuale sistema nazionale di reclutamento ma soprattutto alla liberalizzazione delle graduatorie ad esaurimento volute dalla Consulta”.

E ancora: “Ma il divieto di spostamento era già stato oggetto di censura perché in contrasto con l’art.51 della Costituzione e la normativa europea. Tutti i cittadini possono accedere ai pubblici uffici in condizioni di uguaglianza, senza alcuna discriminazione territoriale. Ma ancora una volta è la Lega a dettare l’agenda di governo e la maggioranza è costretta ad adeguarsi. Si preferisce ancora una volta mandare segnali di propaganda al proprio elettorato che risolvere i problemi veri del precariato. Si profila così all’orizzonte un nuovo gigantesco contenzioso. Una ragione in più per riflettere e ritirare quell’ emendamento che oltre ad aggirare la sentenza della Corte, vanifica le attese di migliaia di precari”.