Trapiantato cuore artificiale completamente autonomo a Parigi

di Redazione Blitz
Pubblicato il 20 Dicembre 2013 - 20:34 OLTRE 6 MESI FA
Trapiantato cuore artificiale completamente autonomo a Parigi

Trapiantato cuore artificiale completamente autonomo a Parigi

PARIGI – In tutto e per tutto simile al cuore umano, ma artificiale. Soprattutto completamente autonomo, in grado di regolare il flusso del sangue in base al livello di sforzo. Per la prima volta dopo anni di ricerche  un cuore artificiale completamente autonomo è stato trapiantato  su un paziente affetto da insufficienza cardiaca terminale. L’intervento è stato effettuato da un’equipe medica dell’ospedale europeo Georges Pompidou di Parigi.

Il cuore artificiale è stato concepito dall’azienda francese Carmat, dopo lunghi anni di studi e ricerche.

”Questo primo trapianto si è  svolto in modo soddisfacente (…). Il paziente è attualmente sotto sorveglianza, in rianimazione, vigile e dialoga con i famigliari”,

spiega la società. A fine settembre, le autorità sanitarie francesi avevano dato il proprio via libera al trapianto, che potrebbe aprire nuove importanti prospettive per i malati di cuore.

”Ci rallegriamo di questo primo trapianto, ma sarebbe chiaramente prematuro trarne delle conclusioni perche’ si tratta di un prima operazione, con un decorso post-chirurgico ancora molto breve”,

commenta il direttore generale di Carmat, Marcello Conviti, nel comunicato pubblicato alla chiusura delle borse, visto che la società è quotata. Fondata dal chirurgo Alain Carpentier, l’azienda è riconosciuta per aver inventato le valvole cardiache Carpentier-Edwards. Il nuovo cuore artificiale, su cui l’azienda lavora da vent’anni, è  una bioprotesi interamente impiantabile, che si adatta allo sforzo e dovrebbe ridare al paziente la propria autonomia. Simile al cuore umano, l’apparecchio è formato da quattro valvole e due ventricoli cardiaci.

”Riproduce totalmente un normale cuore umano con due ventricoli che mobilitano il sangue come farebbe il muscolo cardiaco, con dei ricettori che permettono di accelerare il cuore, di rallentarlo, di aumentare il flusso, di diminuire il flusso. Il paziente dorme, diminuisce. Sale le scale, accelera, non ha dunque nulla a che vedere con una pompa meccanica”

spiegava a settembre Philippe Pouletty, co-fondatore del gruppo. Secondo le regole stabilite dalle autorità sanitarie transalpine, il paziente operato a Parigi, la cui identità non e’ stata rivelata, soffre di un’insufficienza cardiaca terminale, con un pronostico vitale seriamente compromesso, e nessuna alternativa terapeutica. Carmat assicura che il cuore artificiale potrebbe salvare ogni anno la vita di migliaia di pazienti senza rischio di rigetto e assicurando loro una qualità di vita senza precedenti. Ma il successo di questa prima fase di test non e’ ancora garantito. Una prima valutazione verrà effettuata a un mese dall’intervento.