Studio Usa. Il ”colesterolo buono” non protegge da malattie cardiache

Pubblicato il 17 Maggio 2012 - 11:05| Aggiornato il 24 Maggio 2012 OLTRE 6 MESI FA

BOSTON, STATI UNITI – Doccia fredda per chiunque crede che alti livelli nel sangue di ”colesterolo buono”, o HDL, riducono il rischio di malattie cardiache. Ma a quanto pare non è così. Un nuovo studio di ricercatori guidati dal dottor Sekar Kathiresan, direttore del reparto cardiologia preventiva al Massachusetts General Hospital e al Broad Institute dell’ M.I.T. e Harvard, ha accertato che aumentare i livelli di HDL non ha alcun effetto sulla possibilità di contrarre difunzioni cardiache. Stessa cosa per chi eredita geni che producono alti livelli di HDL vita natural durante.

Gli studiosi che non hanno partecipato allo studio, pubblicato sulla rivista scientifica Lancet, hanno giudicato i suoi risultati ”avvincenti ed inquietanti”, riferisce il New York Times. Le compagnie farmaceutiche stanno infatti sperimentando medicinali intesi ad aumentare i livelli di HDL, e ai pazienti con livelli bassi viene consigliato di aumentarli con l’esercizio fisico, la dieta alimentare o l’assunzione di niacin, che in esperimenti clinici ha innalzato l’HDL ma non ha diminuito l’incidenza di malattie cardiovascolari.

Il dottor James De Lemos, docente all’University of Texas Southwestern Medical Center, condivide i risultati dello studio ed ha dichiarato che ”l’ipotesi di alti livelli di HDL come difesa del cuore è ora alle corde”. Dello stesso parere si è detto il dottor Michael Lauer, direttore della divisione di scienze cardiovascolari al National Heart, Lung and Blood Institute.

Ma non tutti i ricercatori la pensano allo stesso modo riguardo alle conclusioni dello studio. Il dottor Steven Nissen, direttore del settore di medicina cardiovascolare alla Cleveland Clinic, che collabora alle ricerche intese a trovare farmaci che alzano il livello di HDL, non si è detto convinto. ”L’HDL è molto complesso, ed è possibile che certe sue molecole possano di fatto scongiurare malattie cardiache. Io sono ottimista”, ha dichiarato.