Vespa, il Duce e la Mussolini. “Ora basta”. “E come? Devo negare l’evidenza?”.

Pubblicato il 18 Maggio 2010 - 16:18 OLTRE 6 MESI FA

Bruno Vespa

Benito Mussolini

Bruno Vespa non si diverte più, se mai si è divertito della chiacchiera in questione, ed intima a Mussolini, Alessandra, un nervoso e irritato: “Adesso basta”. Basta con la storia che lui sarebbe parente, anzi discendente di Mussolini Benito. “Sta esagerando, sono stato allo scherzo, ma in famiglia ci sono sensibilità più attente che si sono giustamente risentite”.

Ancora si diverte invece Mussolini Alessandra, in una intervista a Radio24 insisteva e rilanciava: “La madre di Vespa che lavorava nello stesso albergo frequentato da mio nonno… La forma del cranio soprattutto, più ancora della mascella e anche i nei… E quella volta che andai con mio padre a Porta a Porta, facemmo una foto a tre con Vespa, eravamo tutti la stessa famiglia… Che posso fare, negare l’evidenza?”.

A chi toccherà l’ardua sentenza, agli storici, ai genetisti, ai laboratori del Dna, agli avvocati, ai Tribunali? O ad una giuria, un Gran Giurì parlamentare-televisivo?