Lavoro minorile, calo del 32% dl 2000 ma oltre 70mln bimbi è under 11 anni

di Redazione Blitz
Pubblicato il 23 Settembre 2013 - 14:52 OLTRE 6 MESI FA
Lavoro minorile, calo del 32% dl 2000 ma oltre 70mln bimbi è under 11 anni

Lavoro minorile in Nepal (Foto LaPresse)

ROMA – Sono oltre 70 milioni i bambini sotto gli 11 anni che lavorano. Dal 2000 sono calati del 32%, ma sono ancora 168 milioni di minori tra i 5 e i 17 anni vengono sfruttati. Secondo il rapporto dell’Organizzazione internazionale del lavoro, Ilo, il fenomeno riguarda ancora l’11% della popolazione sotto i 17 anni e l’attività resta però “pericolosa” per 85 milioni di bimbi.

Guy Rider, direttore dell’Ilo, spiega:

“Il contrasto al lavoro minorile è sulla strada giusta, ma di questo passo l’obiettivo dell’eliminazione delle sue peggiori forme entro il 2016 non sarà raggiunto. La direzione è giusta ma ci stiamo muovendo troppo lentamente se vogliamo porre fine a questo flagello nel prossimo futuro dobbiamo raddoppiare gli sforzi”.

Tra il 2008 e il 2012 i minori al lavoro sono passati da 215 milioni a 168 milioni, registrando un forte calo. Un risultato positivo, ma l’attività è ancora pericolosa per 85 milioni di bimbi. Repubblica spiega:

“La situazione più grave è nell’Africa sub sahariana con il 21,4% dei bambini al lavoro (oltre 59 milioni) mentre nell’area Asia Pacifico il numero dei bambini al lavoro è più alto (77,7 milioni) ma la percentuale sul totale dei minori è al 9,3%. In America latina e Caraibi lavorano l’8,8% dei bambini tra i 5 e i 17 anni (12,5 milioni) mentre in medio Oriente e Nord Africa lavora l’8,4% dei minori (9,2 milioni)”.

I bambini tra i 5 e gli 11 anni che lavorano sono 73 milioni:

“Per 18,5 milioni di bambini con meno di 11 anni il lavoro consiste in una attività pericolosa. Tra i 12 e i 14 anni lavorano oltre 47,3 milioni di bambini (il 13,1%) mentre tra i 15 e i 17 anni lavorano il 13% dei minori (47,5 milioni di persone). Il 58% dei minori è utilizzato in agricoltura, il 7,2% nell’industria e il 32,3% nei servizi (in forte aumento rispetto al 25,6% del 2008)”.

A lavorare sono soprattutto i maschi, 99,7 milioni contro 68,2 milioni di bambine, ma all’abbassarsi dell’età la differenza di genere è minima:

“Le differenze di genere si annullano tra i bambini più piccoli con 36,3 milioni di bambini maschi e 36,7 milioni di bambine al lavoro. Tra i 15 e i 17 anni l’80% dei minori lavoratori è maschio (38,7 milioni) e appena il 19% femmina (8,8 milioni). Secondo il rapporto Ilo tra i minori al lavoro ci sono 5,5 milioni di bambini in “lavoro forzato”, un quarto delle vittime totali del lavoro forzato. Tra questi 960.000 sono coinvolti in situazione di sfruttamento sessuale”.