Classifica Serie A: Juventus +1 sul Milan, Lazio +3 sull’Udinese

Pubblicato il 12 Aprile 2012 - 01:14 OLTRE 6 MESI FA

TORINO –  “Per fortuna: Del Piero quando c’è da far gol, fa gol; Del Piero è sempre stato e sempre sarà un valore aggiunto; sa benissimo che io ho bisogno di lui e lui entra per darci una grossa mano;  lo sta facendo, complimenti a lui e a tutta la squadra”, così il tecnico della Juventus, Antonio Conte, ai microfoni di Sky Sport. “Se chiederò alla dirigenza di tenerlo? Noi in questo momento pensiamo al Cesena, ci troviamo a lottare per qualcosa di impensabile e straordinario – ha spiegato – Quindi concentriamoci sul presente, poi ci sarà tempo per tutto. Quello che è importante adesso è recuperare forze ed energie”.

Se davvero questo sara’ l’ultimo campionato di Alessandro Del Piero con la maglia della Juventus, non potrebbe esserci un addio migliore.

 

E’ lui, l’idolo del popolo bianconero, l’uomo che ancora una volta lascia il segno, con una punizione di rara precisazione che da’ alla Juve il 2-1 contro una Lazio stile anni ’60 (quindi ‘catenacciara’) permettendo alla squadra di Conte di riportarsi a +1 sul Milan.

 

Un gol decisivo nell’economia della partita, ma forse anche del campionato.    Perche’ quando sembrava che la Juve soffrisse di nuovo di pareggite, ci ha pensato il suo vecchio capitano ad evitare il controsorpasso Milan. Il gol giusto al momento giusto, eccolo il graffio del campione.

 

Esempio di professionalita’ ed attaccamento alla maglia, Del Piero, che festeggia mel migliore dei modi la sua partita numero 700 con la casacca juventina, si sta rivelando ancora una volta decisivo, facendo aumentare i rimpianti in tutti quei tifosi della Vecchia Signora (che sono la maggioranza) che non vorrebbero lasciarlo partire (”io sto bene di testa e di gambe, e penso alla prossima partita”, si e’ limitato a dire il n.10).

 

Alla zampata di questo campione intramontabile si aggiunge, negli stessi minuti, quella di un quasi coetaneo anche lui campione del mondo, quel Francesco Totti che rilancia le ambizioni della Roma per il terzo posto. E’ del capitano giallorosso, su assist dell’ottimo Osvaldo, la rete del 2-1 (”pesantissima”, la definisce il diretto interessato) con cui la squadra di Luis Enrique ‘mata’ una deludente Udinese, prima che Marquinho faccia tris.

 

Il successo della Roma si rivela assai prezioso, perche’ ottenuto a spese di una concorrente diretta ed arrivato in contemporanea alle sconfitte di Lazio e Napoli, le altre aspiranti ad un posto nell’Europa che conta. I fischi del San Paolo sono il commento piu’ eloquente alla prestazione degli uomini di Mazzarri (1-3 contro l’Atalanta), peraltro apparsi gia’ con le energie al lumicino domenica scorsa contro la Lazio.

 

Il turno e’ importante anche in chiave salvezza, perche’ il Lecce crea una delle sorprese di stasera andando a vincere a Catania in un match in cui succede di tutto, e che i padroni di casa chiudono con il fantasista Lodi in porta. Nello stesso tempo il Genoa si fa bloccare sull’1-1 dal Cesena e quindi ora, quart’ultimo, ha solo due punti di vantaggio sui pugliesi.

 

Fatica piu’ del previsto l’Inter ma, grazie anche all’aiuto di un rigore ‘generoso’ trasformato da Milito, riesce a battere la resistenza del Siena. Per Stramaccioni sono 7 punti in tre partite. Il Parma regola il Novara, mentre alla Fiorentina non riesce il colpo di mano (leggi rete annullata ad Amauri) contro il Palermo. La classifica dal sito ufficiale della Lega Calcio Serie A.