Diritti tv, Sky diffida, Mediaset controdiffida. Lega Calcio rimanda

di Redazione Blitz
Pubblicato il 23 Giugno 2014 - 15:26 OLTRE 6 MESI FA
Diritti tv, Sky diffida la Lega: "No a vendita fuori dalle regole"

Diritti tv, Sky diffida la Lega: “No a vendita fuori dalle regole”

ROMA – Diritti tv, la Lega si riunisce per decidere chi trasmetterà le partite del campionato di calcio del triennio 2015-2018 e Sky, che ha fatto le offerte più alte, diffida i club: no alla vendita fuori dalle regole. La Lega ne discute per tre ore e poi prende altre 48 ore prima di decidere: tutto rimandato al 25 giugno. Anche perché, nel frattempo, arriva la “controdiffida” di Mediaset che accusa la tv di Murdoch di turbativa d’asta e concorrenza sleale. 

La diffida di Sky arriva proprio mentre è riunita la Lega Calcio. Riunione facile perché i club, viste le offerte arrivate, ora hanno la tentazione di vendere ogni singolo pezzetto al miglior offerente. Cosa che porterebbe in cassa un miliardo di euro e qualche spiccio. E che di fatto concederebbe a Sky una sorta di esclusiva sia per il satellite sia per il digitale terrestre. Il miliardo fa gola: è una cifra neppure immaginabile per un calcio raccontato come in crisi e non competitivo all’estero.

Ma cosa è successo? Semplice: la Lega ha messo all’asta i diritti tv per il triennio 2015-2018 dei campionati di serie A e serie B. Lo ha fatto in modo complesso: non solo si vendono separatamente i diritti su piattaforma digitale terrestre e satellitare. Si vendono separatamente anche i diritti degli 8 top club di serie A e dei restanti 12. E quando si sono aperte le buste è successo il patatrac.

Sky (che ha da poco perso la Champions dal 2015 a scapito di Mediaset) si è aggiudicata (sulla carta) il pacchetto A e il pacchetto B, ovvero i diritti delle 8 top club sia per il digitale terrestre sia per il satellite. Mediaset avrebbe vinto solo il pacchetto D, quello delle 12 squadre “minori”. Ma anche qui il condizionale è d’obbligo perché Mediaset avrebbe messo una clausola nell’offerta: prendere il D a quella cifra solo se si vince almeno uno tra A e B. Cosa che non è successa. Per la cronaca: le clausole non sono ammesse nel bando.

Sky, insieme a Fox (che di Sky è partner) ha vinto anche il pacchetto C, quello degli spogliatoi, per 15 milioni di euro.

Tutto torna? Ovviamente no. Perché a guardare nelle buste esce fuori l’assurdo: Sky, che non ha il digitale ha fatto la sua offerta più alta per il digitale. Mediaset, che non ha il satellite, ha fatto, senza vincere, la sua offerta più alta per il satellite. Ne esce fuori un apparente non senso che in realtà è frutto di una strategia di mercato. Sky, che ha perso la Champions vuole i diritti del campionato per trattare con Mediaset. Il biscione, che in Lega è ben rappresentato, voleva fare il doppio sgambetto a Sky per sedersi al tavolo con tutte le carte in mano.

E adesso la decisione spetta alla Lega. Perché non esiste nessun obbligo di cedere al miglior offerente. La Lega può decidere: ma chi mai rinuncerebbe a dei soldi in più. Sky, ora, tiene il punto e dice che è il mercato che fa le regole. Mediaset invoca la legge Melandri che impedisce a un unico operatore di controllare tutte le partite. In mezzo c’è anche la AgCom che prende una percentuale dei diritti e punta a un accordo quantomeno stravagante: a Sky il digitale per 420 milioni, a Mediaset il satellite per 350 e poi se le scambiano. Ma perché Sky dovrebbe pagare 70 milioni in più per lo stesso prodotto?

Intanto, mentre la Lega è riunita è arrivata una diffida via lettera da Sky: o. “E’ un passo a cui siamo stati costretti – spiega in una lettera ai presidenti dei club – perché il rispetto delle regole è sempre fondamentale e in questa gara noi abbiamo fatto le offerte più alte”.

La lettera di Sky. Nella lettera inviata ai presidenti delle società con in allegato la diffida, Sky si definisce “da più di 10 anni il partner principale della Serie A” che ha

“investito oltre 5 miliardi di euro costruendo un prodotto televisivo amato e seguito da milioni di persone, portando a un forte incremento dell’occupazione e facendo fare un grande salto di qualità al racconto del calcio in tv, grazie alle tante innovazioni introdotte”.

“Allo stesso tempo siamo stati al vostro fianco assicurandovi risorse economiche per pianificare e gestire la vostra squadra. Vogliamo continuare a investire nel Paese e nel calcio contribuendo a far crescere lo sport più amato dagli italiani. Ma anche noi dobbiamo salvaguardare gli investimenti del nostro azionista e non possiamo accettare l’idea che l’assegnazione dei diritti della Serie A avvenga secondo principi e ipotesi non regolari e non previste dal bando, le cui linee guida sono state preventivamente approvate dalle Autorità indipendenti”.

“Per questo abbiamo notificato questa mattina alla Lega Calcio, nelle persone del suo Presidente Maurizio Beretta e del suo Direttore Generale Marco Brunelli, la diffida che trovate in allegato. E’ un passo – ha concluso Sky – a cui siamo stati costretti perché crediamo che il rispetto delle regole sia sempre fondamentale e, proprio nel pieno rispetto delle regole, in questa gara noi abbiamo fatto le offerte più alte”.

La controdiffida di Mediaset:

Una controdiffida nei confronti di Sky per turbativa d’asta e concorrenza sleale con minaccia di danni nei confronti di Sky e Lega Calcio in caso di assegnazione congiunta dei pacchetti A e B: è la mossa di Mediaset, che parla di “interferenza illegittima” da parte di Sky e invita la lega a una “serena e obiettiva valutazione delle offerte ricevute”.

Mediaset risponde così all’iniziativa di Sky, che in mattinata aveva a sua volta diffidato la Lega dall’assegnare i diritti tv “fuori dalle regole del bando”. Nel testo della contro-diffida, Mediaset definisce la diffida di Sky “un evidente tentativo di ‘condizionare’ indebitamente le scelte della Lega e delle squadre stesse, a conferma di una condotta diretta ad abusare della posizione dominante” che la tv di Murdoch “detiene nel mercato della pay tv, a danno della concorrenza Rti Spa che ha presentato valide e competitivi offerte”. Un tentativo che, a giudizio di Mediaset, “va respinto con fermezza”.

Di qui la controdiffida a Sky, alla quale Mediaset intima di “cessare la sua interferenza illegittima, astenendosi da ulteriori attività a iniziative dirette a condizionare la selezione in corso da parte della Lega”. Cologno Monzese invita inoltre la Lega di A e le squadre di calcio associate “a non tener conto della strumentale diffida intimata da Sky, procedendo alla serena ed obiettiva valutazione delle offerte ricevute in applicazione delle norme imperative vigenti”