Djokovic vuole giocare a Roma in maggio ma rifiuta di vaccinarsi: Giovanni Malagò respinge il campione serbo

di Enrico Pirondini
Pubblicato il 27 Febbraio 2022 - 09:38 OLTRE 6 MESI FA
Djokovic vuole giocare a Roma in maggio ma rifiuta di vaccinarsi: Giovanni Malagò respinge il campione serbo

Djokovic vuole giocare a Roma in maggio ma rifiuta di vaccinarsi: Giovanni Malagò respinge il campione serbo

Novak “No Vax”  Djokovic non molla. Vuole giocare a Roma. E non ha il green pass. Ce la farà? “Sono contrario” dice secco Giovanni Malago, presidente del CONI.

Il numero uno del nostro sport non ha dubbi. “Invitarlo sarebbe un messaggio sbagliato. Se poi a maggio la situazione sarà migliorata come spero, allora ne riparleremo “. Il discorso non fa una grinza.

Ma come,  mezzo mondo lo rifiuta dopo l’espulsione dagli Open d’Australia, il Roland Garros gli ha detto no (ma i francesi ne stanno discutendo), gli americani dei Masters 1000 di marzo (California e Miami) non ne vogliono sapere (per ora). E noi calpestiamo le regole che tanto ci sono costate spalancando le porte al simbolo dei ribelli? Al serbo icona dei non vaccinati?

Aggiunge Malagò : “I nostri figli non possono fare sport senza green pass e Djokovic sì. Perché ?”

DJOKOVIC CINQUE VOLTE RE DI ROMA

Per carità, il serbo è un fuoriclasse, un acchiappa pubblico. La sua partecipazione  ad un torneo di tennis richiama le folle, gli sponsor, le tv del mondo. L’assalto alle biglietterie è garantito. E poi a Roma è di casa, conta molti amici (Fiorello in testa), ha vinto cinque volte gli Internazionali d’Italia su 11 finali disputate. Meglio di Nadal (2), di Federer (1). Non si discute.

Ma stavolta la sua partecipazione stonerebbe. Dice il presidente del CONI: “ Ricevo ogni giorno mail su mail di genitori imbufaliti. I loro ragazzi non possono scendere in campo benché siano in regola. Allora spiegatemi perché invece un campione non in regola lo può fare”. La Sottosegretaria allo Sport (Valentina Vezzali) sembra propendere per il sì al serbo. E fioccano le polemiche.

LO STATO DI EMERGENZA FINISCE IL 31 MARZO

L’annuncio di Draghi fatto mercoledì 23 febbraio offre uno spiraglio di soluzione. Però è presto anche il solo ipotizzarlo. Per una serie di buone ragioni.
1) Per il momento il Green pass resta. Ma il suo utilizzo si ridurrà. A cominciare dalle attività all’aperto tra cui lo sport.
2) Ancora da decidere la scadenza dell’obbligo delle mascherine.
3) L’obbligo della vaccinazione resta solo per alcune categorie (sanitari, lavoratori delle Rsa, personale della scuola ). E andrà a naturale scadenza del 15  giugno  l’obbligo vaccinale per gli over 50.
4) Gli hub vaccinali saranno chiusi ma le vaccinazioni anti Covid proseguiranno nelle sedi delle ASL.
5) Da maggio capienza piena negli impianti sportivi. Gli Internazionali d’Italia hanno una data  che tiene tutti sulla graticola (Roma , Foro italico,  2–15 maggio 2022). E i biglietti non sono ancora stati messi in vendita.

TUTTO È COMINCIATO OLTRE 3 MESI FA

Era il 16 dicembre. Djokovic ha fatto due tamponi in Serbia e quello molecolare è risultato positivo. Non lo ha detto a nessuno. Zitto e mosca. Il 5 gennaio è atterrato all’areoporto  di Melbourne e non essendo in regola è stato rinchiuso in un hotel Covid con altri richiedenti asilo. Dopo corsi e ricorsi il 16 gennaio, imbufalito, ha lasciato l’Australia. È stato accolto in patria come un eroe. Tutto il mondo ne ha parlato per diversi giorni .

Delirio dei No Vax. E il 21 febbraio è tornato in campo a Dubai dopo aver detto che non intende vaccinarsi.   Ha detto: “Voglio essere l’unico proprietario del mio corpo”. Roma prenda nota.