F1, Gp di Valencia: qualifiche, diretta live in tempo reale

Pubblicato il 26 Giugno 2010 - 13:48| Aggiornato il 17 Settembre 2012 OLTRE 6 MESI FA
Felipe Massa

Monoposto in pista dalle 14 per le qualifiche del Gran premio di Valencia.

Tra le Ferrari di Alonso e di Massa, prima e settima nella seconda sessione (rispettivamente nona e quinta nella prima), ci sono nell’ordine le due red Bull (Vettel davanti a Webber) una Mercedes (Rosberg), una McLaren (Hamilton), una Renault (Kubica). Dal lotto dei cinque team che sembrano vicini nella lotta, restano fuori la McLaren di Button, secondo nella classifica dei piloti a tre punti dal compagno di squadra, oggi nono, la Mercedes di Schumacher, 11/o, la Renault del russo Petrov. Tra Alonso e Massa il distacco è di 664 millesimi, nonostante il brasiliano, anche per il tempo perso per un testacoda e lo spegnimento del motore, non abbia mai potuto fare un giro veloce a macchina scarica.

Gap minimi, insomma, in un venerdì in cui la Ferrari ha portato a Valencia una F10 profondamente rinnovata, con gli scarichi abbassati, le pance modificate, il diffusore ritoccato. Non solo la Ferrari ha portato novità. La Renault e la Mercedes hanno fatto debuttare monoposto modificate, entrambe dotate di scarichi ribassati sul modello Red Bull. La Mercedes di Ross Brawn ha finalmente introdotto anche l’F-Duct, il sistema di soffiaggio dell’aria attivato dal pilota (col ginocchio) che fa stallare l’alettone posteriore in rettilineo consentendo alla vettura di migliorare la velocità massima. Un marchingegno sul quale lo stesso Ross Brawn finora non era stato in grado di raccapezzarsi, a differenza della McLaren che lo aveva inventato, e che evidentemente funziona, visto che Rosberg è stato il più veloce della prima sessione e il quarto della seconda, mentre Schumacher, ottavo e 11/o, ha puntato a conoscere la pista, entrata nel Mondiale dopo il suo ritiro e che dunque lo vede debuttante. Schumi nei giorni scorsi aveva percorso diversi giri in bici, per acclimatarsi e per studiare le traiettorie. Insomma, Valencia è una gara che, sebbene non sia quella della svolta, presenta aspetti cruciali per capire come evolverà il mondiale e per mutare eventualmente le gerarchie, che vedono la McLaren in grande spolvero, dopo aver scavalcato la Red Bull che si conferma velocissima. La Ferrari spera di aver portato elementi tali da rilanciarla nel mondiale, anche se non ha elementi per capire se abbia avvicinato i team rivali. Sa però che il comportamento delle gomme a Valencia è più normale che a Montreal, che le gomme dure faticano ad andare in temperatura ma migliorano giro dopo giro mentre le morbide sono più costanti che in Canada. Dove Alonso fu in condizione di vincere e comunque andò sul podio, senza essere veramente battuto dalle McLaren. Che hanno avuto un problema con le Mercedes, specificatamente tra Hamilton e Schumacher, che ha rallentato davanti al britannico per crearsi spazio per il successivo tentativo di tempo, facendosi quasi tamponare. «Mi devo scusare con Lewis – ha detto Schumi – Semplicemente non l’ho visto e non ero informato che stesse arrivando. Stavo pianificando il mio giro e in quel momento stavo guardando avanti. Purtroppo ero nella sua traiettoria». Scuse accettate da Hamilton. «Una piccola incomprensione. Purtroppo là fuori è difficile prendersi un gap. L’ho visto davanti e pensavo fosse anche lui sul giro veloce. E invece, all’improvviso, ha rallentato per farsi spazio avanti. Fortunatamente, l’ho schivato. Per cui non ho nessuna brutta sensazione. Ho saputo che si è comunque scusato. E dunque, no problem».