Genoa: Preziosi contro Vincenzi & Anzalone. Mano tesa del sindaco

Pubblicato il 3 Gennaio 2010 - 11:23 OLTRE 6 MESI FA

Enrico Preziosi patron del Genoa

Fermento nella città di Genova dopo il j’accuse di Enrico Preziosi nei confronti del sindaco Marta Vincenzi, dell’assessore allo sport Stefano Anzalone e i “potenti genovesi”, che, prendendo lo spunto dall’apertura di un’inchiesta sul rinvio di Genoa – Bari, ha riaperto una polemica che era nata già in Estate.

Questa volta il sindaco Marta Vincenzi ha risposto con la mano tesa verso i tifosi genoani, che sono anche una parte importante del suo elettorato.

Il presidente del Genoa calcio Prezioni ha rilasciato sabato un’intervista molto forte al quotidiano ligure il “Il secolo XIX” dove si scaglia contro le istituzioni politiche della città colpevoli, a suo dire, di avversione nei confronti del suo club.

Due i temi toccati da preziosi: l’inchiesta dopo il rinvio di Genoa-Bari e la questione legata alla stadio.

Preziosi ha detto: «Non voglio più saperne di questa amministrazione, dei tre-quattro notabili che controllano Genova, dei progetti sul futuro e sullo stadio: il mio interesse è il Genoa, il Genoa e basta. Non mi vengano più a cercare per tavoli o tavolini, noi andiamo al Ferraris ogni 15 giorni e lo vogliamo trovare a posto; per il resto, nessun dialogo. Ciascuno segua il suo orticello e non si occupi dei fatti altrui. E chi pensa di farsi pubblicità sulla pelle del Genoa sappia che ha sbagliato strada».

Il presidente dei rossoblù si è detto offeso per l’inchiesta post Genoa-Bari ed è convinto che il tutto «finirà in un clamoroso nulla di fatto nonostante in molti si siano affrettati, con solerzia sorprendente, per farla aprire. Remano contro di noi, non parlerò più con il Comune e con i potentati di questa città».

Non si è fatta attendere la risposta da parte del sindaco di Genoa Marta Vincenzi: «Io il dialogo lo cercherò ostinatamente, come sempre. Perché tanto lo so che tocca sempre alle donne il compito di ricucire. Alle squadre genovesi, che vorrei sempre più in alto, chiedo di guardare il mondo, di alzare il tiro. E spero che, lette le dure dichiarazioni del presidente Preziosi nei miei confronti, i tifosi del Genoa capiscano le mie esigenze: io cerco di portare a casa la pelle, ogni giorno. Ci hanno tolto 69 milioni di euro per i servizi alla città, una grossa fetta del nostro budget: facciamo i salti mortali per pagare i dipendenti, mandare avanti gli asili, riparare le strade, tutelare i deboli. Quindi non possiamo sorvolare su chi non paga il biglietto del bus o l’affitto».

Infine, dal sindaco Vincenzi, una tripla garanzia: «Nessuno rema contro il Genoa, non ci sono favoritismi né pregiudizi».

Nel frattempo anche i tifosi del Genoa hanno fatto sentire la loro voce e si sono schierati tutti dalla parte del loro presidente.

Afferma un comunicato dell’ACG (Associazione club genoani): “Caro Assessore Anzalone immaginiamo che i Tifosi e gli innamorati del Genoa abbiano modo di ricordarsi di Lei in occasione degli ormai prossimi appuntamenti istituzionali, mandando a memoria la Sua apparente avversione per i nostri colori.

“Ci sembrano ben curiose ed esilaranti, usiamo questo aulico linguaggio perché la sappiamo sensibile alla forma ed alla sintassi come vogliono certi uomini politici di caratura nazionale che godono delle sue simpatie, le Sue affermazioni riguardo presunti spalatori che avrebbero addirittura innevato volontariamente una porzione di campo.

“Non ce ne voglia caro Assessore, ma ci sembrano altresì degne di gustosa nota sia la sua “conoscenza” forse non esaustiva della normativa UEFA riguardante i seggiolini e le loro misure, il Suo silenzio seguito ai lavori di adeguamento assegnati ad una falegnameria della Magna Grecia che non parrebbe nota per aver eseguito lavori analoghi altrove, sia il fatto che un ente senza fini di lucro come la Fondazione Genoa nel suo completo disinteresse di Assessore allo Sport abbia proposto concretamente un adeguamento del “Luigi Ferraris” alle richieste UEFA senza svolazzi e senza l’accidia che pare affliggere chi ambisce a tirar su mattoni.

“Magari un minimo di autocritica prima di andare verso nuove avventure pensiamo non guasterebbe”.