Grande Italia al Golden Gala di Firenze: storiche vittorie di Fabbri (peso), Diaz (triplo) e Larissa Lapichino (lungo)

Tre trionfi azzurri in una sola notte al Golden Gala di Firenze. Mai vista una cosa del genere

di Enrico Pirondini
Pubblicato il 3 Giugno 2023 - 12:36 OLTRE 6 MESI FA

Larissa Iapichino (Ansa)

Grande Italia al Golden Gala di Firenze, appuntamento Mondiale di atletica leggera. Vittorie nel peso, triplo e lungo. Tre azzurri sul gradino più alto del podio. Tre vittorie azzurre in una sola notte. Mai visto.

Un 2 giugno memorabile. Spettacolo e record. Ovazioni sulle tribune dello stadio Ridolfi (esaurito). Ecco i nostri protagonisti.

Andy Diaz

Il cubano, fresco di cittadinanza tricolore, ha centrato il primato italiano nel triplo che reggeva da 23 anni. Record che apparteneva proprio al suo allenatore Fabrizio Donato, bronzo olimpico a Londra 2012, oro europeo ad Helsinki 2012 e Torino (indoor ) 2009. L’allievo ha battuto il maestro da Latina. Un triplo da cineteca (17,75). Per capirci: il secondo, il triplista Hugues Fabrice Zango, bandiera del Burkina Faso e detentore del record mondiale indoor si è fermato a 17,68.

Leo Fabbri

Il gigante fiorentino è stato un profeta in patria . Si è regalato la prima vittoria in Diamond League gettando il peso a 21.73 metri. Una magia che ha infiammato il Ridolfi e gli ha permesso di battere i fenomeni assoluti della specialità come il neozelandese Tom Walsh (21.69) o come il ceco di Praga Tomas Stanek (21.64). Ha detto il pesista azzurro “Vincere qui per la prima volta è un sogno “.

Larissa Iapichino

La campionessa di Borgo San Lorenzo, detentrice del record mondiale Under 20 indoor nel lungo, si è imposta con un favoloso 6.79 staccando l’americana Davis di 5 cm. Larissa, atleta di casa, ha confermato di essere già in condizione come aveva dimostrato ad Atene la scorsa settimana con il 6.83.

Gli altri azzurri

Simone Ceccarelli ha brillato nei 100 (10”13). L’azzurro ha fatto un figurone alle spalle del solito Kerley (9”94) e del keniano Omanyala (10”05). Buona anche la prestazione nei 200 m. di Desalu ( settimo con 20”90) e Filippo Tortu, quarto (20”41) nella gara dominata dallo statunitense Klighton con 19.89. Ma la regina della serata è stata la keniana Faith Kipyegon, scricciolo di 1.57 per 42kg., che nei 1500 è volata in 3’49”11. Tempo stratosferico che ha cancellato quanto di grande realizzato dall’etiope Genzebe Dibaba con 3’50”07 il 17 luglio 2015 a Montecarlo. La mamma volante è stata la prima a scendere sotto il muro dei 3’50”. Un record mondiale che ha illuminato la serata.