Mourinho: “Chelsea? Dopo me quattro allenatori”

Pubblicato il 2 Gennaio 2010 - 09:54 OLTRE 6 MESI FA

Josè Mourinho torna a parlare di Premier League e del suo trascorso passato sulla panchina del Chelsea.

“Il Chelsea mi manca, perché gli voglio bene, come a tutti i club nei quali ho lavorato, ma anche io manco al Chelsea visto che, dopo di me, ha cambiato quattro allenatori, mentre io ho vinto lo scudetto con l’Inter”.

Così José Mourinho ha risposto a chi gli chiedeva se il club inglese sentisse più nostalgia di lui o viceversa, durante una conferenza stampa a Riyad, in Arabia Saudita, alla vigilia dell’amichevole con l’Al Hilal.

“Io all’Inter sto molto bene”, ha detto ancora il portoghese, ribadendo che “un giorno tornerò in Inghilterra, ma non so quando: ho un contratto con l’Inter sino al 2012 e lo voglio rispettare”.

L’Inter si sta preparando alla ripresa del campionato che per Mourinho è “molto difficile”. “Poi – ha aggiunto – penseremo alla Champions League. Contro quale squadra vorrei andare in finale? Per prima cosa vorrei arrivare in finale, con chi non importa.

Quando ho vinto la Champions con il Porto ho dovuto affrontare e superare qualsiasi tipo di avversario”. L’amichevole con l’Al Hilal, invece, “sarà molto impegnativa perché arriviamo da tre giorni di allenamenti molto impegnativi, quindi – ha spiegato l’allenatore dell’Inter, come si legge sul sito del club – avremo certamente le gambe pesanti.

Però giocheremo rispettando l’avversario e la giusta celebrazione di un campione come Nawaf Al-Temyat (quella di domani è la sua partita di addio al calcio, ndr) e il pubblico.

Sarà un’amichevole, è vero, ma una gara seria”. Quello di Riyad è dunque un test in vista della ripresa del campionato.

Contro il Chievo, mercoledì prossimo, non ci sarà Samuel Etòo, che lunedì si aggregherà al Camerun per la coppa d’africa, e così Mourinho ha fatto capire che domani risparmierà Diego Milito e utilizzerà tutti i nerazzurri a disposizione tranne gli infortunati Muntari, Quaresma e Samuel, che da poco sono tornati a lavorare in gruppo, e Thiago Motta, leggermente affaticato.