Lazio, Lotito attacca la Roma: “Hanno Disneyland ed i pupazzi, noi atleti veri”

Pubblicato il 26 Gennaio 2013 - 10:52| Aggiornato il 7 Maggio 2022 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Claudio Lotito ha parlato a Lazio Style Radio dopo la decisione della Disciplinare dell’Uefa che ha inflitto alla Lazio  un turno a porte chiuse, ma con pena sospesa, per i cori razzisti avvenuti durante l’incontro di Europa League con il Tottenham, disputatosi all’Olimpico lo scorso 22 novembre.

“Per colpa di poche persone dobbiamo pagare pegno tutti. Ma da adesso non si scherza più. Mercato? L’inserimento di qualsiasi giocatore è condizionata dal mantenimento di questo equilibrio.

Il rischio è di inserire un grande giocatore che lo alteri. Questa squadra ha le potenzialità per fare delle sorprese. Ma la Lazio non vende, compra Questa è una squadra che non deve dimostrare, perché lo ha già fatto. Dobbiamo far vedere che anche nella seconda parte di campionato possiamo fare bene come nella prima. Stadio? Confidavamo nella legge che è ferma.

Abbiamo un concetto dello stadio diverso dagli altri. Noi quando arriviamo facciamo rumore, perché facciamo cose diverse. Vogliamo una cittadella dello sport con logiche diverse e non riferita solo alla partita, ma 24 ore al giorno, per sette giorni alla settimana. La gente deve respirare la nostra storia, i nostri valori, il nostro modo di essere.

Deve immedesimarsi nel tessuto della nostra squadra. Significa vivere situazioni diverse. Gli altri hanno Disneyland e i pupazzi, noi abbiamo gli atleti e vogliamo che i nostri tifosi possano coccolarseli. I tifosi devono vivere la Lazio, non da clienti ma parte integrante”.