Miralem Pjanic: “Lazio a un punto? Quegli altri non esistono…”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 3 Aprile 2015 - 11:45 OLTRE 6 MESI FA
Miralem Pjanic: "Lazio a un punto? Quegli altri non esistono..."

Miralem Pjanic: “Lazio a un punto? Quegli altri non esistono…”

ROMA – “Spesso – dice, intervistato dal Tempo, il centrocampista della Roma Miralem Pjanic – in campo si spera di risolvere la partita individualmente più che collettivamente, che era stata la nostra forza. E poi siamo entrati in una spirale negativa: le abbiamo provate tutte, ma una volta nel tunnel non è facile uscirne”.

E la Lazio terza a un punto le dà fastidio?
«Quegli altri non esistono. Appena arrivai la prima cosa che Sabatini mi disse fu: in città tutto gira intorno alla Roma, su dieci persone otto sono romaniste. Voglio arrivare davanti a loro, così l’80% della gente sarà felice. Quando giochi nella Roma diventi davvero tifoso».

È così tifoso da aver rinnovato il contratto nonostante la corte di Barça, Psg e Bayern…
«Sapevo che mi cercavano, ma a Roma iniziavo a stare bene, e quando ami il posto dove sei, il club e i tifosi hai voglia di restare, anche se su di me si diceva di tutto. No, non sono pentito».

I tifosi sono gli stessi che vi hanno voluti sotto la curva, dopo Roma-Fiorentina, però.
«Quello mi dispiace, capisco che i tifosi siano delusi, arrabbiati, pensano che non diamo il massimo. Certo possiamo dare di più, come squadra, nei sacrifici. Spero che ce ne siamo resi conto».

Da Roma alla Bosnia: quanto pesa lo sport nell’integrazione del suo paese?
«Ci sono musulmani e ortodossi che stanno iniziando a convivere, a capirsi: e il calcio, il Mondiale, ha aiutato tanto. Ci sono serbi, croati, i bosgnacchi, ma quando gioca la Bosnia si uniscono e tifano tutti la nazionale».

In ritiro più poker o playstation?
«Poker. Ora ho iniziato a giocare a golf, ma è più difficile che tirare le punizioni».

A proposito, con Totti come ve le dividete?
«Decide lui. Se se la sente deve calciarle. E poi c’è una lista con chi deve tirare e da dove».

Insomma decide Garcia: il tecnico ha detto che se lei partisse lui s’incatenerebbe, lei farebbe lo stesso per lui?
«Non riesco a immaginare la Roma senza Garcia. Il mister, con Luis Enrique, è la persona che mi ha insegnato di più. Ha fatto bene alla squadra, ha portato nuova ambizione».

A volte lei ha detto che le piacerebbe giocare con Dzeko…
«È vero. Mi ha detto che la serie A gli piace. E che segue sempre la Roma. Mi piacerebbe che potesse venire».