Mondiale club, Guardiola: “Barcellona non fare come ai tempi di Cruyff

Pubblicato il 17 Dicembre 2011 - 17:23 OLTRE 6 MESI FA

Pep Guardiola (LaPresse)

YOKOHAMA (GIAPPONE)  – ”Attenzione a non fare la fine del mio Barcellona di quand’ero giocatore, che nel 1992 perse contro il San Paolo, che peraltro gioco’ meglio di noi e merito’ il successo”. Pep Guardiola ricorre ai ricordi per mettere in guardia i suoi. Il Barcellona vuole ad ogni costo sollevare l’ennesimo trofeo, quello di chi vince il Mondiale per club, e bissare quindi il successo del 2009 a spese dell’Estudiantes di Veron.

Ma non deve pensare di avere gia’ vinto, altrimenti contro il Santos di Neymar e Ganso rischia di fare la fine della formazione ‘blaugrana’ allenata da Cruyff che fu campione d’Europa a spese della Sampdoria (anche quella volta a Wembley, come quest’anno) ma poi ando’ incontro ad una grossa delusione in Giappone contro il San Paolo.

Anche allora trovo’ un club brasiliano ricco di campioni, come Cafu, che gioco’ all’ala con il n.11, Toninho Cerezo, l’ex granata Muller, Palhinha e quel Rai’ autore della doppietta vincente, e con un allenatore, Tele’ Santana, che era considerato il migliore in assoluto del Brasile, proprio come succede adesso con Muricy Ramalho, tecnico del Santos.

Analogie che mettono in allarme i sostenitori ‘blaugrana’ piu’ scaramantici, ma il Barcellona punta sul gioco, su quel tiki-taca di cui e’ inarrivabile interprete, e sullo spirito di gruppo, testimoniato dal fatto che 9/11 della formazione iniziale che Guardiola dovrebbe mandare in campo provengono dal vivaio.

”E’ un sogno giocare questa finale contro una squadra forte come il Santos – dice Guardiola, che anche alla vigilia del match ha lasciato la serata libera ai suoi – ma ora il nostro obiettivo e’ quello di vincere, anche se una partita del genere, contro un rivale cosi’, puoi anche perderla. Ma noi siamo qui perche’ vogliamo fregiarci del titolo di campioni del mondo 2011. Il Santos e’ una squadra brasiliana con una qualita’ individuale molto elevata. E poi sono anche fisicamente forti, in questo simili al Real Madrid.

Credo proprio che sara’ una grande finale, e che la gente si divertira’. Noi dovremo stare attenti anche alla avanzate del loro laterale destro (Danilo n.d.r.), uno che spinge molto, ed alle iniziative di Arouca”. Guardiola ha poi ammesso che i suoi sono ancora sotto l’effetto del fuso orario. ”Ci stiamo ancora adattando – ha detto – e infatti abbiamo dovuto prendere anche delle medicine, ma questo per noi non deve essere un pretesto. Dal giorno della partita con l’Al-Sadd praticamente non ho visto i miei giocatori pero’ mi fido di loro.

Neymar? Certo non lo marcheremo a uomo, non e’ nella nostra filosofia. Ma visto che lui e’ uno che partecipa molto al gioco, cercheremo di non farglielo fare”. Non fa pretattica Ramalho, e spiega come si puo’ battere il Barça del Guardiola allenatore e di Messi, la squadra che viene considerata fra le migliori di sempre. ”Il Barcellona ha il tocco di palla, e’ maestro nel possesso di palla – spiega l’allenatore del Santos -, noi invece abbiamo la velocita’.

E’ questa la nostra caratteristica principale, e vedremo di sfruttarla. Bisogna fare in modo di sorprenderli con le nostre ripartenze in velocita’. Affronteremo la squadra migliore del mondo, in cui gioca il calciatore piu’ bravo del pianeta (Messi n.d.r.), ma io confido nel coraggio di miei: siamo pronti”. .