MotoGp Germania, Valentino Rossi: prima fila e tante speranze

di Redazione Blitz
Pubblicato il 14 Luglio 2013 - 09:52 OLTRE 6 MESI FA
MotoGp Germania, Valentino Rossi: prima fila e tante speranze (LaPresse)

MotoGp Germania, Valentino Rossi: prima fila e tante speranze (LaPresse)

ROMA – Un’altra piccola impresa per Valentino Rossi dopo la vittoria nel GP d’Olanda quindici giorni fa.

Il dottore ritrova la prima fila con il terzo tempo fatto registrare nelle prove ufficiali, non accadeva dal Gp del Portogallo del 2010.

“Da una parte sono molto felice perchè era da tanto tempo che non ero in prima fila – ha detto Rossi – dall’altro mi dispiace perchè la pole era alla mia portata, ma l’obiettivo era quello di tornare davanti e ci sono riuscito. Ho fatto un buon giro e anche il mio distacco dalla pole non è molto.

Ho un buon feeling con la moto, ho un buon setting ed anche il mio ritmo non è male. Ora dobbiamo mettere tutto insieme in ottica gara e cercare di far pattinare meno il posteriore”.

Rossi è stato bravo, ha sfruttato al meglio la sua esperienza per non fare gli stessi errori dei suoi colleghi. In soli due giorni al Sachsenring sono state 16 le cadute nella classe regina, di queste ben 3 gravi quelle di Jorge Lorenzo, Dani Pedrosa e Andrea Iannone.

Una percentuale impressionante che fa riflettere sulle cause delle continue perdite di aderenza delle MotoGP sull’asfalto della pista tedesca. Il problema non sembra essere il disegno del tracciato, piuttosto i piloti si scagliano contro la gomma anteriore del fornitore monopolista Bridgestone, che non si adatterebbe alle sollecitazioni della pista. “Troppe troppe cadute qui – ha detto Rossi – ma per me il problema è tra la pista e le gomme.

Le Bridgestone hanno bisogno di essere mandate molto in temperatura per funzionare, ma la pista ha anche poche curve a destra. Tranne Lorenzo che è caduto in una curva a sinistra, tutti gli altri sono caduti a destra. Secondo me, per l’anno prossimo dobbiamo lavorare insieme a Bridgestone per far migliorare le gomme e specialmente per avere una nuova anteriore che non crei questi problemi.

Penso che la pista non sia più pericolosa di altre, il problema è che ci sono troppe poche curve a destra e questo pregiudica la temperatura della gomma anteriore”. La situazione è delicata perchè le forniture per i gran premi sono decise con mesi di anticipo e costruire una gomma appositamente per una pista significherebbe un impegno economico non indifferente per la casa di pneumatici nipponica. Di certo si continuerà a parlare della questione nella Safety Commission, ma per ora non sembra ci sia molta disponibilità nel cambiare lo status quo.

Nel frattempo, Jorge Lorenzo è stato operato nuovamente a Barcellona e la sua placca con otto viti che si era storta nella caduta di venerdì è stata sostituita con un’altra e undici viti, più gli inserti ossei nei fori delle viti precedenti. Altre due ore di operazione per il campione del mondo mentre al Sachsenring anche Andrea Iannone dava notizia di voler rinunciare alla gara per la lussazione della spalla destra dopo la caduta nel quarto turno di prove libere.

Le notizie dall’ infermeria del circuito tedesco si sono susseguite, invece, per Dani Pedrosa. Dopo la caduta di Lorenzo, tutti avevano iniziato a pensare che il pilota della Honda avesse in tasca il mondiale. Errore.

Dopo il brutto high side rimediato nelle libere di venerdì, oltre al trauma cranico e a una crisi del nervo vago, le radiografie hanno trovato anche per lui una microfrattura alla clavicola sinistra.

Pedrosa ha dunque rinunciato alle qualifiche, ma in gara probabilmente ci sarà, schierato in quarta fila sulla 12/a casella, come aveva fatto Lorenzo in Olanda 15 giorni fa.

“Ora per me è importante il riposo – ha detto Pedrosa – domattina vedremo come mi sentirò, se sarà il caso mi presenterò a fare la visita medica per avere il nulla osta alla gara”.

Il mondiale è sempre di più un affare tra i due spagnoli Lorenzo e Pedrosa che lottano insieme anche negli infortuni, a meno che il giovane Marc Marquez, oggi in pole position, non si metta in testa di rovinare i piani a tutti e di vincere il mondiale da debuttante in MotoGP.