Napoli calcio, 24 raccomandate spedite: Sig Insigne, le tratterremo 350 mila euro. Sig Allan, 250 mila…

di Redazione Blitz
Pubblicato il 26 Novembre 2019 - 14:04 OLTRE 6 MESI FA
Napoli calcio, 24 raccomandate spedite ai giocatori: Sig Insigne, le tratterremo 350 mila euro. Sig Allan, 250 mila...

Napoli, nella foto d’archivio Ansa De Laurentiis con Insigne

ROMA – Napoli calcio, la società Napoli calcio, insomma De Laurentiis Aurelio ha spedito 24 lettere raccomandate. Raccomandate, di quelle, immaginiamo anche se le cronache non precisano, con ricevuta di ritorno. Il mittente, c’è da star sicuri, vuole la sicurezza che il destinatario (tutti e 24) abbiano ricevuto. Raccomandate 24 spedite e arrivate a domicilio dei 24 poche ore prima che prendessero un aereo per Liverpool. I 24 chi? I 24 giocatori in forza e in rosa appunto al Napoli calcio.

La lettera raccomandata annuncia e motiva il taglio dello stipendio mensile. Per 22 dei 24 il taglio e l’annunciata detrazione in busta paga è pari al 25 per cento della retribuzione mensile. Per due dei 24 invece il taglio è doppio: pari al 50% dello stipendio mensile. I due più puniti nel portafoglio sono Lorenzo Insigne (in quanto capitano?) e il brasiliano Allan. Per il primo la multa è di 350 mila euro, per Allan di 250 mila euro. Non proprio bruscolini, anzi un po’ di soldi anche per calciatori ben retribuiti.

Egregio sig Insigne, le tratterremo 350 mila euro dalla prossima mensilità ai sensi del contratto che la lega a questa società…Egregio sig Allan, le tratterremo 250 mila euro…Egregio sig Koulibaly , le tratteremo 230 mila euro…E 175 mila nella lettera a Lozano e 145 nella raccomandata a Manolas e a Mertens, 115 mila nelle righe a Callejon, 95 mila le trattenute per Llorente e Milik.

Più o meno il testo delle lettere raccomandate non deve discostarsi da questo, le cifre sono di sicuro queste. Quindi Aurelio De Laurentiis non cerca nessuna mediazione e non favorisce alcuna pace interna. Possibile, forse probabile a questo punto che i calciatori ricorrano a loro volta in Tribunale contro le trattenute sullo stipendio. Indiscutibile ed evidente a Napoli una reciproca diffidenza e ostilità tra giocatori, società di calcio e a questo punto anche allenatore a pubblico. La proprietà, De Laurentiis, reclama il diritto e ha una gran voglia di pubblicamente punire i giocatori. Parte della città tifosa, anche quella che non ama De Laurentiis presidente, stavolta sta con lui e soprattutto contro i giocatori. Ancelotti allenatore ha perso il tempo per impedire tutto degenerasse e ora ha perso il comando della situazione. De Laurentiis e calciatori combattono sopra la sua testa, come se Carlo Ancelotti non ci fosse.

Come andrà a finire se mai andrà in Tribunale non è chiaro. Non è chiaro per nulla come andrà a finire sul campo, sul campo lungo del Campionato e più corto in termini di tempo della Champions. Come giocano giocatore cui il datore di lavoro taglia lo stipendio del 50 o 25 per cento perché non obbediscono ai suoi ordini? Chinano la testa e pedalano? Restano indifferenti? Maturano la voglia di andarsene e un sostanziale distacco? Di sicuro dal 5 novembre, giorno del ritiro comandato da De Laurentiis e non eseguito dalla squadra, il Napoli Calcio ha messo in mostra la più veloce e decisa manovra di auto affondamento. L’armatore che comanda rotta verso gli scogli pur di punire i marinai, il Comandante che non tiene il timone, l’equipaggio che si ammutina…mai vista una più condivisa volontà di farsi male.