Napoli-Inter, Mourinho: “Vinciamo. Non temo il San Paolo”

Pubblicato il 13 Febbraio 2010 - 14:55 OLTRE 6 MESI FA

Josè Mourinho

Josè Mourinho è apparso sereno nella conferenza stampa precedente al match di campionato contro il Napoli.

«Per me gli avversari sono tutti difficili. Preparo tutte le partite con lo stesso rispetto e la stessa fiducia.

Una cosa è giocare tre gare in una settimana, una è preparare solo il match contro di noi come ha fatto il Napoli.

Questa è la differenza tra le grandi squadre e le altre che hanno una settimana per studiare i dettagli. Non è possibile paragonare il lavoro che fanno gli allenatori di differenti formazioni.

Questo giocare ogni 3 giorni non è stato mai un alibi e dopo la partita nessuno mi sentirà mai dire che non abbiamo avuto le stesse condizioni per preparare la sfida. È una gara più difficile sia per loro sia per noi.

I precedenti negativi peseranno per l’Inter? Non mi interessano. La partita persa a Napoli lo scorso anno è dovuta al fatto che non abbiamo giocato bene, 90’ senza tiri in porta. Loro hanno fatto una gara per pareggiare, ma poi hanno fatto un gol e noi abbiamo meritato di perdere».

Domani la storia non si ripeterà. «Se giochiamo bene, abbiamo molte più possibilità di vincere. A Parma nonostante il pareggio non ho niente da rimproverare ai miei uomini».

L’ambiente però non sarà dei migliori. « L’ambiente non è facile per la pressione su avversari e arbitri – osserva Mourinho -.

Vedo che se la nostra panchina fa il 10% di ciò che fa quella del Napoli finiamo tutti negli spogliatoi in 10′. Parto da un dato obiettivo: con 19 anni e mezzo ha segnato di più di Totti e Del Piero che sono .

Tutto il resto sono voci. Quando finisce la sua carriera se ha segnato più di loro, dovunque sono lo chiamo per felicitarmi.

Oggi ha segnato più di loro e è già abbastanza. Balotelli può diventare un centravanti d’area come ha fatto Capello con Rooney? Capello ha più tempo di me per pensare e studiare queste cose.

Io ho una partita ogni 3 giorni. Mi devo concentrare sull’equilibrio. Nella mia squadra c’è Milito che è il secondo miglior cannoniere e non ho bisogno di un centravanti puro».