Gli Oscar della domenica sportiva: Brignone nella storia, straordinario Pogacar a Siena

di Enrico Pirondini
Pubblicato il 4 Marzo 2024 - 11:30
oscar domenica sportiva 3 marzo

Federica Brignone in una foto ANSA

Conferme, sorprese, imprese, record. Una domenica sportiva da cineteca. Show sulle Strade Bianche di Siena anche nella Gran Fondo con 7.000 cicloamatori (40% stranieri). Show ai Mondiali di Glasgow con la giovane Italia dell’atletica: baby medaglie e record di podi. Show sulle nevi con l’azzurra più vincente di sempre (Federica Brignone). Ed è tornato da Oscar Massimiliano Stano, pugliese, che in Cina ha stabilito il nuovo record italiano nei 20 km di marcia con un tempo che è già storia: 1h17’26. Ecco gli altri Oscar, in ordine alfabetico. E cominciamo proprio dalla “Tigre delle nevi”.

Nel SuperG di Kvitfjell, nella nebbia della pista norvegese, Federica Brignone è tornata al successo dopo 77 giorni. Vittoria n.25 in Coppa del mondo. A 33 anni ha superato Sofia Goggia e il leggendario Gustavo Thoeni (entrambi a quota 24). Ora davanti ha solo Alberto Tomba (50)). Quarto  trionfo stagionale per la Tigre valdostana, ora seconda in classifica generale alle spalle della svizzera Gut-Behrami e davanti alla Shiffrin. Semplicemente fantastica.

Mattia Furlani è il capitano della giovane Italia di atletica di scena ai Mondiali di Glasgow dove ha centrato il record di finalisti, ben 11. Mattia (nato a Marino di Roma, oggi residente a Rieti) ha contribuito con l’argento nel lungo. Classe 2005, è un predestinato. Con lui nel medagliere anche Fabbri (getto del peso), Simonelli (60 hs) e la reggiana Dosso (60). Italia nei pascoli celesti: mai tanti podi. E mancavano gli ori di Tokyo (Jacobs e Tamberi).

Tadej Pogacar, campione sloveno, alle Strade Bianche di Siena ha compiuto una impresa epica: ha vinto con una fuga di 81 km. Solo Fausto Coppi ha fatto meglio di lui nel 1946 alla Milano-San Remo (147 km di fuga). Lo sloveno, arrivato in Piazza del Campo, ha alzato la bici come un gladiatore. Pogacar (vincitore di 2 Tour e 5 Monumento) è stato acclamato da una folla in delirio. La sua impresa ha ricordato Gimondi sul pavé della Roubaix e Hinault sulla neve della Liegi.

A 46 anni, Valentino Rossi ha debuttato al Mondiale Endurance in Qatar, al volante di una BMW. Podio sfiorato per una manciata di secondi, appena 13” il distacco dalla terza posizione finale. Ma a metà gara aveva praticamente in tasca il podio. Rossi ha lanciato un messaggio a tutti: ”Vorrei correre altri 10 anni”. Lo aspetta la 24 Ore di Le Mans.

Lisa Vittozzi, biatleta di Pieve di Cadore, bandiera dell’Italia, ha vinto per la terza volta in carriera (la seconda consecutiva) la Coppa del Mondo individuale di Biathlon con 10 punti di vantaggio sulla prima delle inseguitrici. È il suo terzo centro nell’individuale su quattro. Se si concentra di più al poligono non ce n’è per nessuna. Sugli sci è imprendibile. La sappadina ha trascinato la squadra azzurra al quarto posto a Oslo nella staffetta mista. Dopo Oslo la carovana del Biathlon si sposterà oltre Atlantico, negli USA e in Canada.