Play Ultras, tifosi contro polizia: la violenza diventa un gioco

Pubblicato il 2 Novembre 2012 - 09:10 OLTRE 6 MESI FA
Play Ultras

LUCCA – Si chiama Play Ultras ed è il Monopoli dei tifosi facinorosi che vogliono scontrarsi con la polizia e conquistare lo stadio. Il Corriere della Sera racconta del primo gioco in scatola dedicato al mondo del tifo più radicale. Play Ultras è una via di mezzo tra Risiko e Monopoli in cui tifosi arrabbiatissimi sfidano la polizia per conquistare lo stadio o finire all’ospedale.

“Le miniature sono da brividi. Ci sono ultrà con cinghie e catene, altri armati di mazze e spranghe, oppure immortalati nel gesto di lanciare sassi verso invisibili nemici. E qualche casella più avanti, schierati in tenuta antisommossa, reparti della celere pronti ad arginare, con caschi e manganelli, l’assalto delle varie fazioni inviperite e violentissime. Il primo gioco «D’ASPOrto», recita ammiccante lo slogan sulla confezione, una sorta di monopoli violento e irriverente che mette in campo più fazioni di tifosi arrabbiatissimi e i poliziotti che in 96 caselle, stile Monopoli, si affrontano per conquistare lo stadio o finire all’ospedale. Per la prima volta il gioco è stato presentato con tanto di stand a Lucca & Comics, la rassegna del fumetto e dell’universo ludico, che si è aperta ieri a Lucca. Il risultato? Un successone con tanto di vendite del non proprio economico giochetto: 49 euro. Nato per una scommessa, il gioco è stato realizzato da cinque amici ultrà ma di tifoserie opposte: Stefano Saporetti (Lazio), Andrea Francisi (Roma). Mattia Monti (Milan), Marco Verdoia (Juventus) e Giacomo Lonzi il vero padre spirituale, di fede livornese. In poco tempo il gioco ha venduto più di mille copie, in tutta Italia, ma anche in Russia, Austria, Polonia, Germania, Spagna, Francia. A Lucca è stata annunciata la prima versione completamente in spagnolo alla quale seguirà un’altra in inglese.”

L’ideatore di Play Ultras giura che il gioco non è affatto un insulto a chi lavora per la sicurezza negli impianti sportivi. Un insulto a chi lavora per togliere la violenza negli stadi? “Assolutamente no, io sono un ex ultrà contrario ad ogni atto di violenza — spiega il livornese Giacomo Lonzi, 41 anni, manager di un’importante società italiana a Barcellona ideatore con altri quattro amici di Play Ultras — e il gioco serve per sublimare la rabbia di qualche ragazzo con molta ironia e sarcasmo. Il messaggio è: fate casino sul tabellone e con i dadi, ma quando andate a vedere una partita, siate tranquilli”.