Premier League: Manchester United vince il derby

Pubblicato il 18 Aprile 2010 - 08:46 OLTRE 6 MESI FA

Man Utd

Un Sir Alex Ferguson così a Manchester non ricordano di averlo visto. Il suo United ha trionfato in tutto il mondo e il tecnico da una vita sulla panchina dei ‘Red devils’ dovrebbe essere abituato alle vittorie, questa volta però si è lasciato andare ad un’esultanza non esattamente britannica, danzando e saltellando assieme ai suoi a bordo campo, accanto alla linea del fallo laterale. Quel gol di Paul Scholes, uno dei suoi vecchi ‘boys’, come Giggs e Neville che proprio oggi Sir Alex ha rilanciato (“di derby ne hanno giocati tantissimi, e sapevo che in una partita del genere la loro esperienza sarebbe stata fondamentale”), gli ha fatto perdere per un momento l’aplomb di sempre, perché è stato troppo bello imporsi in quel modo in casa dei cugini arricchiti, quelli che alla vigilia si erano detti sicuri di vincere. Invece la squadra di un Roberto Mancini molto amareggiato per come è andata a finire (“il risultato più giusto sarebbe stato il pareggio, non meritavamo assolutamente di perdere. E’ stata una cosa incredibile, comunque ora prometto che finiremo al quarto posto”), è stata beffata, e lo United rimane in corsa per due record: il 19/mo titolo ed il quarto consecutivo. “Scholes è stato fantastico, e vincere così è stato troppo bello – ha detto Ferguson dopo il match -. Senza quel gol rivincere il titolo sarebbe stato veramente difficile, invece adesso ci speriamo”. Le ultime settimane non sono state facili per gli uomini in maglia rossa, battuti in casa dal Chelsea nella partita dell’anno in Premier League ed eliminati dal Bayern Monaco in Champions, ma adesso è tornata la speranza. “Se vinci un derby in quel modo, a quattro giornate dalla fine – ha spiegato capitan Gary Neville – è logico che poi tu sia felice da morire. Oggi proprio non potevamo trattenerci dall’esultare. Dovevamo uscire da un momento difficile, e questo successo significa tutto, per noi giocatori, per il club e per i tifosi. Ne avevamo assolutamente bisogno”.