“Roma-Lazio mai più di sera”. Lo stop del Questore, resa davanti ai violenti

di Redazione Blitz
Pubblicato il 9 Aprile 2013 - 19:17| Aggiornato il 29 Dicembre 2022 OLTRE 6 MESI FA

ROMA  – Otto feriti, quattro arrestati e incidenti fuori dallo stadio. E’ il bilancio di un fallimento, quello del derby tra Roma e Lazio giocato di lunedì. Perché, campo a parte, dove la partita per essere un derby è stata persino bella, tutto il resto è stato un disastro. Disastro a tal punto che  dalla prefettura di Roma ora arriva lo stop: mai più una stracittadina di sera.

A dirlo, anzi a scriverlo, è il Questore Giuseppe Pecoraro: “Ho già scritto alla Lega perché i prossimi derby tra Roma e Lazio vengano disputati di pomeriggio per questioni di sicurezza. In caso contrario mi riservo di decidere, non è più tollerabile che ad ogni derby nella Capitale debbano puntualmente verificarsi incidenti”.

Gli incidenti non sono avvenuti dentro lo stadio ma fuori. Del resto non è una novità: in tutte le partite a rischio da anni è così: la zona che fa paura è quella subito fuori dallo stadio.

Eppure anche l’8 aprile non si è riusciti a impedire gli scontri. E il giorno dopo più che nell’analisi del fallimento della macchina della sicurezza il gioco è quello dello scarico di responsabilità. Con Comune di Roma e Questura che puntualizzano: la scelta di giocare il lunedì è stata della Lega Calcio.

Il punto è un altro: si è giocato di lunedì perché era diritto della Lazio e la Lazio lo ha chiesto. E si è giocato di sera proprio perché era lunedì: impossibile bloccare Roma alle tre del pomeriggio di un giorno feriale, ingiusto punire le persone “normali”, quelle che allo stadio ci vanno senza coltelli, facendo giocare una partita quando sono al lavoro.

Poi c’è il fattore tv. Il calcio italiano  lo “mantiene” Sky. E Sky con un evento come il derby giocato di pomeriggio ci rimette. Se lo impone la legge si adegua, per carità. Ma quando si siede a discutere il nuovo contratto probabilmente finirà per offrire meno. E allora? Il cortocircuito è servito: si deve giocare di lunedì perché è un diritto di chi fa le Coppe. Si deve giocare di pomeriggio perché lo chiede il Questore. Ci rimettono le tv, ma soprattutto ci rimette la gente. Il tutto lascia con la sensazione amara della resa. Quella idea secondo cui i violenti non si possono fermare ma solo “contenere” limitando la libertà di tutti gli altri.