Scudetto Juventus, Allegri: “Felice ma niente festa, testa al Real”

di redazione Blitz
Pubblicato il 2 Maggio 2015 - 21:49 OLTRE 6 MESI FA
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Allegri foto LaPresse

ROMA – Ha un sorriso grande così Massimiliano Allegri quando arriva in sala stampa con in tasca il suo secondo scudetto, dopo quello vinto nel 2011 appena arrivato al Milan: ma anche se felice – “sono contento, sarei ipocrita se dicessi il contrario” – resta molto calmo perché la testa è già alla sfida di Champions con il Real Madrid. “Lo scudetto è già archiviato ma il traguardo non era scontato perché vincere per il quarto anno consecutivo non era facile” dice. “I ragazzi se lo sono meritato e hanno anche chiuso molto bene questa sfida con una bella partita tecnica e intensa. Non siamo venuti a Genova a fare una partita sparagnina”.

Ora il pensiero va alla semifinale di Champions con il Real Madrid: “Nessuno all’inizio di stagione ci dava una lira. Ci vedevano fuori nel girone eliminatorio invece abbiamo fatto un bel tragitto. E ora ci aspetta la sfida con i campioni d’Europa, una squadra con giocatori straordinari”. Allegri spiega di avere vinto lo scudetto anche grazie alla scelta di non stravolgere subito il giocattolo costruito da Conte: “Arrivare in un posto e stravolgere tutto e togliere certezze credo sarebbe stata una scelta da persona poco intelligente. Ho dunque aspettato un attimo. Il vecchio sistema di gioco del resto ci è servito in più di una occasione. E’ stata importante comunque la disponibilità dei ragazzi”.

Per Allegri la partita forse decisiva è stata col Napoli: “perché venivamo da pari con l’Inter e da una sconfitta in Supercoppa. Lì è stata una vittoria di carattere che la squadra ha voluto fortemente”. Il segreto della sua Juventus è stato l’equilibrio mentale: “durante l’anno ci stanno dei passaggi a vuoto ma devi avere la capacita di mantenere equilibrio perché la squadra anche con una sconfitta non può perdere di colpo i suoi valori”.

L’allenatore campione d’Italia non ritiene che lo scudetto sia arrivato anche per le mancanze degli avversari: “siamo in media scudetto con 79 punti a quattro giornate dalla fine. Lo scudetto si vince tra 82 e 84 punti per cui lo avremmo potuto vincere indipendentemente dagli altri”. “Ho vinto due scudetti con due squadre straordinarie – ha concluso Allegri -. Il primo a Milano e questo a Torino. Entrambi con giocatori di alto profilo morale”.