Scudetto Juventus: il video con i festeggiamenti dopo il 2-0 al Cagliari

Pubblicato il 6 Maggio 2012 - 23:31 OLTRE 6 MESI FA

Juventus (LaPresse)

Torino – Ci voleva uno dei gladiatori della leggendaria era Lippi per riportare la Juventus sul trono d’Italia e completare la rinascita avviata sulle macerie di Calciopoli. Non v’è alcun dubbio che lo scudetto 2011-2012 negli annali verrà ricordato come quello di Antonio Conte. L’ex capitano di mille battaglie, prelevato dal Siena da Agnelli e Marotta per riuscire là dove avevano deluso Ferrara, Zaccheroni e Delneri, è riuscito al primo colpo a spingersi oltre l’immaginabile, scucendo il tricolore al favoritissimo Milan in una stagione dove i tifosi juventini avrebbero firmato ad occhi chiusi per un piazzamento Champions.

Conte ha ridato la scossa ad un ambiente che si era scordato dei gran galà europei e rassegnato ormai a fare da spettatore in campionato al duello tra le milanesi, prendendo per mano una squadra verso una nuova alba, rinvigorita dall’inaugurazione dello stadio più moderno d’Italia e capace di registrare una serie impressionante di sold out neanche fossimo in Inghilterra o Germania.

L’uomo del passato glorioso che si fa “nuovo”, facendosi complice dello spogliatoio e dodicesimo giocatore in campo alla maniera del Guardiola blaugrana, trasmettendo ai suoi uomini quell’arte di vincere che lui tanto bene ha conosciuto e alla quale – alla faccia degli alchimisti tutto tattica e strategie – può ancora essere applicata l’antica ricetta del “testa, cuore e gambe”, come ricordato alla vigilia di Trieste.