Serie A, film della giornata: rissa a Catania, 7 gol a Firenze e De Laurentiis


Pubblicato il 21 Aprile 2013 - 21:53 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Il film della 33° giornata del campionato italiano di calcio di Serie A.

Turno contraddistinto dalla rissa finale nel derby siciliano tra il Catania ed il Palermo, dai sette gol di Firenze (la Fiorentina ha vinto 4-3 contro il Torino) e dalla polemica tra il Napoli ed il Cagliari avviata da un ‘tweet’ polemico di Aurelio De Laurentiis.

La rissa di Catania.

Il gol del pareggio del Palermo firmato da Josip Ilicic, allo scadere della partita, ha scatenato la rabbia dei giocatori del Catania.

Ne è scaturita una rissa e l’espulsione del portiere etneo Mariano Andujar.

 Tutti in campo, panchine e steward compresi e una gran fatica per calmare gli animi.

Ecco il video da YouTube.

Fiorentina-Torino 4-3, sette gol e tanto spettacolo all’Artemio Franchi di Firenze.

La Fiorentina continua il suo pazzo inseguimento al terzo posto al termine di un’incredibile sfida contro il Torino.

Gli uomini di Montella prendono il toro per le corna nel primo tempo calando nella prima mezz’ora uno splendido tris che porta le firme di Cuadrado, Aquilani e Ljajic (quest’ultimo autore di una punizione magistrale che non lascia scampo a Gillet).

Ma il Torino non si arrende e costruisce, tassello dopo tassello, un’eroica rimonta. All’ultimo minuto del primo tempo riduce lo svantaggio con Barreto, nella ripresa pareggia con le reti degli esterni Santana e Cerci, che firmano il 3-3.

Remuntada clamorosa, ma non basta. Montella getta nella mischia Romulo al posto di Aquilani e proprio quest’ultimo al 42′ trova la rete del controsorpasso.

Nei minuti finali il Torino tenta il tutto e per tutto ma la Viola fa buona guardia, Darmian raccoglie il secondo giallo e il Toro non trova più i ritmi giusti. La Fiorentina è a quota 58 punti.

Il video con i 7 gol della partita. 

Napoli, botta e risposta tra Aurelio De Laurentiis ed il Cagliari. 

Polemiche in campo e su internet. La vittoria al 93′ del Napoli sul Cagliari lascia molto strascichi per gli episodi contestati, per qualche scontro duro sul terreno di gioco e per un tweet al cianuro inviato dal presidente azzurro De Laurentiis, che gia’ al momento del gol di Insigne era stato colto da Sky in un labiale dall’inequivocabile sapore liberatorio, al fischio finale.

”Questa vittoria la dedico a Cellino, Astori e Nainggolan” ha scritto il produttore cinematografico a fine gara, firmandosi anche con l’hashtag #ADL, il sigillo che di solito usa sul profilo ufficiale.

La frecciata e’ rivolta a Cellino e fa riferimento alle trattative che ci sono state a gennaio tra i due club per portare Astori e Nainggolan a Napoli. La trattativa si e’ svolta nel mercato di riparazione, quando il Napoli cercava in Astori un sostituto per Cannavaro (squalificato per il calcioscommesse ma poi assolto in appello) e in Nainggolan un sostegno a centrocampo, ma si era arenata quando Cellino aveva chiesto 12 milioni per il difensore e 15 per il centrocampista.     Cifre che non sono mai andate giu’ al presidente azzurro che ha voluto rendere tutto chiaro su Twitter.

Secondo fonti vicine al presidente, infatti, la freccia avvelenata e’ solo per Cellino, mentre i nomi dei due giocatori c’erano solo per amore di chiarezza. Il tecnico del Napoli Mazzarri ha glissato, dicendo ”tra presidente conoscono il perche’ di certe cose”, mentre l’allenatore sardo Pulga non ha voluto commentare il messaggio in conferenza stampa. Ma la reazione cagliaritana e’ arrivata poco dopo attraverso una nota ”da De Laurentiis – si legge – si sarebbe aspettato maggior buon gusto, qualita’ che evidentemente non appartiene al presidente partenopeo”.

Ovviamente il tweet ha portato migliaia di commenti, divisi tra insulti dei tifosi del Cagliari e appreZzamenti dei supporters del Napoli: in poche ore circa 2.500 nuovi followers hanno cominciato a seguire il profilo del presidente azzurro.    Il tweet ha lasciato di stucco Nainggolan che, nella zona mista, alla domanda se gli piacerebbe giocare nel Napoli ha risposto: ”Non so se il presidente scrive certe cose. Ci prende in giro?”.

Ma non finisce qui. A circa due ore dalla fine del match, il numero uno del Napoli e’ tornato a polemizzare con un video girato allo stadio San Paolo prima di andare via e postato ancora su Twitter. ”Il gol di Insigne – ha detto – e’ piu’ importante degli ultimi due mesi, questo gol significa vincere una partita molto complessa, molto ostile. Con Cellino abbiamo sempre avuto grandi problemi”.

L’ostilita’ si e’ vista anche in campo, in particolare sul contestatissimo gol del pareggio partenopeo, inizialmente annullato per una segnalazione di fuorigioco di Cavani da parte del guardalinee e poi convalidato dopo oltre un minuto di vibranti proteste dei giocatori azzurri e un lungo confronto tra arbitro, guardalinee e giudice di porta.

Pulga, espulso per proteste, a fine gara ha usato parole dure: ”Se si ferma una partita perche’ dieci giocatori corrono dall’arbitro e i cambia una decisione gia’ presa allora e’ meglio mettere Subito la moviola in campo”, ha detto, ricordando che ”una cosa del genere l’avevo vista solo in Catania-Juventus” in riferimento al gol di Bergessio annullato nel girone d’andata dopo le proteste dei giocatori della Juve.

Anche in campo non e’ mancato il nervosismo, con alcuni colpi proibiti nel primo tempo tra Pandev e Dessena e tra Maggio e Rossettini. Nel finale si e’ poi sfiorata la rissa dopo un colpo subito da Zuniga.