Supercoppa Juventus-Lazio, supplementari al Coni: la Juve reclama l’incasso

di Redazione Blitz
Pubblicato il 11 Novembre 2013 - 20:26 OLTRE 6 MESI FA
Supercoppa Juventus-Lazio, supplementari al Coni: la Juve reclama l'incasso

Supercoppa Juventus-Lazio, supplementari al Coni: la Juve reclama l’incasso (LaPresse)

ROMA, 11 NOV – Juventus-Lazio, la finale di Supercoppa infinita. La Juve, dopo aver 4-0 sul campo (Stadio Olimpico di Roma, 18 agosto), vuole vincere anche la partita… dell’incasso. Il club bianconero si è infatti presentato davanti all’Alta Corte di Giustizia presso il Coni per impugnare la decisione della Corte di Giustizia Figc che si è dichiarata non competente a discutere nel merito il ricorso della società torinese contro la delibera del Consiglio della Lega di Serie A, relativa alla distribuzione degli incassi del match.

La Juve, attraverso l’avvocato Luigi Chiappero, ha chiesto alla Corte presieduta da Riccardo Chieppa, di dire se la Corte federale è competente su una delibera del consiglio di Lega, oppure ha auspicato che ”si ritorni all’organo competente, l’assemblea di Lega, che deciderà la divisione dei compensi” perché altrimenti la Juve è obbligata ”ad andare fuori dall’organismo sportivo”, cosa che ”non vuole fare”.

Alla base del contendere c’è la decisione del consiglio di attribuire alla stessa Lega e alla Lazio una cifra minima pari all’importo che avrebbero ottenuto disputando la partita in Cina. Alla Juve, che si era dichiarata indisponibile alla trasferta asiatica, sarebbe stata assegnata invece la quota eccedente, fino alla somma che avrebbe incassato a Pechino. ”La non impugnabilità delle decisioni del Consiglio è stata scelta dalle stesse società”, ha fatto notare l’avvocato della Lega, Ruggero Stincardini. ”Questa materia riguarda gli incassi privati che vanno divisi tra tre soggetti. Siamo fuori da interessi diffusi e collettivi. Si sarebbe potuto impugnare al Tnas. Riteniamo questo ricorso inammissibile”, ha detto invece Gian Michele Gentile, legale della Lazio.

Non ”intende invece prendere posizione su una querelle patrimoniale” la Figc che per conto dell’avvocato Luigi Medugno ha ribadito la ”corretta ammissione di inammissibilità” da parte della Corte federale e ha sottolineato ”l’errore di partenza della società” bianconera che sarebbe dovuta ”andare dinanzi al Tnas”. Dovrà essere ora l’Alta Corte a dipanare la matassa e, all’orizzonte, ogni soluzione è possibile.