Tessera del tifoso, curve “mute” ma cori contro Maroni: gli ultras protestano senza violenza

Pubblicato il 30 Agosto 2010 - 21:12 OLTRE 6 MESI FA

La Curva Sud dei tifosi romanisti vuota durante il match col Parma

Forze dell’ordine soddisfatte, curve silenziose, alcune tifoserie in protesta: con l’avvio della serie A è partito anche l’esperimento della tessera del tifoso. La prova ha suscitato pareri discordanti tra le autorità e gli esponenti del tifo organizzato, cioé i principali destinatari del provvedimento. Secondo il tavolo tecnico presideduto dal capo della Polizia Antonio Manganelli i primi riscontri sono stati positivi: “Assenza di significativi episodi di criticità” nonostante “un numero di spettatori complessivi superiore alla media stagionale dello scorso anno.

Ma da Nord a Sud non sono mancate le proteste, a dir la verità non violente, da parte di alcuni movimenti ultras. La protesta più significativa è stata quella effettuata dai tifosi della Roma: la Curva Sud dell’Olimpico è rimasta vuota fino a cinque minuti dal termine del match, quando i supporter giallorossi sono simbolicamente entrati sugli spalti per dare il proprio sostegno ai loro beniamini. Solo alcuni romanisti sono stati denunciati per un lancio di fumogeni avvenuto fuori dallo stadio, ed ora dovrebbero ricevere il Daspo. Un episodio decisamente poco eclatante, rispetto ai timori della vigilia.

Il 25 agosto infatti l’aggressione subita dal ministro degli Interni Maroni ad Alzano Lombardo da parte degli ultras atalantini lasciava presagire un “battesimo di fuoco” per la Tessera. Invece la modalità di protesta preferita dalla maggioranza delle tifoserie contrarie a questa “innovazione” è stato quello di seguire le partite in silenzio, esponendo solo striscioni e stendardi che mostravano il disappunto verso la misura predisposta dal Viminale.

A Milano solo una ventina di leccesi hanno seguito nel settore ospiti il ritorno dei giallorossi in serie A, mentre una trentina di “non allineati” si sono acomodati nel secondo anello di San Siro, in un settore solitamente destinato alla tifoseria di casa.

A Bari la Curva Nord del San Nicola, solitamente traboccante di striscioni e bandiere biancorosse, è rimasta invece muta per tutta la durata dell’incontro con la Juve. In “balconata”, tradizionale “covo” degli ultras pugliesi, solo uno striscione: “Qualcuno ci vuole così”. Tanti i cori contro il ministro dell’Interno, al quale è stato dedicato anche una scritta su una vetrata dallo stadio: “Maroni Infame”.

Dissenso “silenzioso” anche a Palermo, nel match con il Cagliari, i tifosi rosanero hanno scelto il “gioco del silenzio”: niente canti e cori di sostegno alla squadra, mentre all’esterno del Barbera non sono mancati cori contro il Viminale e le nuove norme. Protesta “pacifica” a Parma dove trecento tifosi hanno intonato cori contro Maroni e hanno esposto uno striscione in curva nord che recitava ”33 anni da Boys con il Parma nel cuore, questa è la nostra unica fidelizzazione”.Nella notte tra il 29 e il 30 tre tifosi della Fiorentina sono stati multati perché colti a imbrattare muri con scritte contrarie alla tessera. Cori contro Maroni anche allo stadio Castellani il 30 agosto, durante il posticipo di serie B tra Empoli e Pescara.

Nel frattempo il Tavolo tecnico presieduto da Manganelli ha aggiornato i numeri delle richieste (593.150) e dei rilasci delle tessere (402.352). Secondo le forze dell’ordine c’è dunque “un clima di diffuso consenso, che ha contribuito complessiva serenità che ha caratterizzato la prima giornata di campionato”.