Verona, il capo ultras insiste il giorno dopo: “Balotelli non sarà mai del tutto italiano”

di FIlippo Limoncelli
Pubblicato il 4 Novembre 2019 - 11:28 OLTRE 6 MESI FA
Verona, il capo ultras insiste il giorno dopo: "Balotelli non sarà mai del tutto italiano"

Mario Balotelli (foto ANSA)

VERONA – “Balotelli è italiano perché ha la cittadinanza italiana, ma non potrà mai essere del tutto italiano”. A dirlo è Luca Castellini, il capo della tifoseria dell’Hellas Verona, in diretta a Il Morning Show su Radio Cafè, emittente radio veneta. Il capo ultras è stato contattato dalla trasmissione dopo i cori e gli ululati razzisti indirizzati ieri, 3 novembre, a al calciatore durante Verona-Brescia. Rispondendo poi alla domanda se la curva del Verona sia o meno razzista, Castellini ha aggiunto: “Ce l’abbiamo anche noi un negro in squadra, che ha segnato ieri, e tutta Verona gli ha battuto le mani”.

Balotelli, che è un giocatore finito, ha deciso ieri, spinto secondo me da qualcuno e qualcosa, a fare quella pagliacciata e a lanciare il pallone in curva”, prosegue Castellini. “L’anno prossimo Balotelli non giocherà più a calcio, andrà in televisione a fare la prima donna. Appena è stato sotto la curva del Verona ha deciso di lanciare il pallone. Ha infamato Verona”. 

“Noi abbiamo una cultura identitaria di un certo tipo, siamo una tifoseria che è dissacrante, che prende per il c… il giocatore pelato, quello con i capelli lunghi, il giocatore meridionale e il giocatore di colore, ma non lo fa con istinti politici o razzisti. Questo è folklore, si ferma tutto lì” continua il capo ultras. “Ci sono problemi a dire la parola negro?”, ha concluso Castellini incurante della connotazione negativa ormai comunemente associata a questo termine. “Mi viene a prendere la Commissione Segre perché chiamo uno negro? Mi vengono a suonare il campanello?” conclude provocatoriamente.

Ascolta qui l’intervento di Luca Castellini a Il Morning Show di Radio Cafè.