Ballarò, Crozza: “Epifani, che botta di culo. Pdl senza B? E’ porno senza sesso”

Pubblicato il 12 Giugno 2013 - 00:08| Aggiornato il 26 Febbraio 2015 OLTRE 6 MESI FA
Ballarò, Crozza: “Epifani, che botta di culo. Pdl senza B? E’ porno senza sesso”

Ballarò, Crozza: “Epifani, che botta di culo. Pdl senza B? E’ porno senza sesso”

ROMA – “Epifani avete già ammesso la vittoria, vi siete già ripresi da questa botta? Questa botta di culo, intendo”. Maurizio Crozza nella copertina di Ballarò in onda l’11 giugno su Rai 3 apre parlando con Guglielmo Epifani, segretario del Pd, e commenta la vittoria del centrosinistra alle elezioni comunali. Crozza ironizza: “Epifani, le avete capite le ragioni di questo trionfo? Come mai questi risultati? E’ finita 16 a 0. Neanche Nadal contro Philippe Daverio finirebbe 16 a 0”.

Poi Crozza “consiglia” al Pd il segreto della vittoria del centrosinistra: “Da Nord a Sud meno italiani vanno a votare, più vince il Pd. Voi dovreste lavorare molto sull’astensione”.

Poi il comico saluta Gianni Alemanno, che ha perso il ballottaggio alle comunali di Roma con Ignazio Marino: “Mi dispiace un po’ per Alemanno – ha detto imitando l’allenatore Antonio Conte -. Alemanno non può tornare a casa dai familiari, loro sono rimasti tutti in comune. Povero Alemanno, una vita a fare il saluto romano e ora Roma saluta lui…Ciao Alemanno, ci mancherai”.

Crozza commenta anche la disfatta del Pdl, che “senza Berlusconi perde fascino”: “E’ come un film porno senza scene di sesso, solo i dialoghi”. E ancora: “Per la Biancofiore, Berlusconi è patrimonio dell’unesco. Poi si è corretta, dell’unescort”.

Non manca il momento del Movimento 5 stelle, con Gianroberto Casaleggio che dopo “la batosta clamorosa in Sicilia perde capelli a mazzi”: “L’astronauta Luca Parmitano sulla Iss ha fotografato la Sicilia e anche i porca puttana di Beppe Grillo. Cristo si è fermato a Eboli -dice Crozza -, ma Grillo a Pomezia”.

Anche la Lega Nord finisce nel mirino di Crozza, che imitando Roberto Maroni parla della disfatta di sindaco-sceriffo Gentilini di Treviso e dell’incontro tra Maroni e Umberto Bossi che si sono “deconfusionizzati”.